Lo smemorato di Vinovo rinnegherà anche questo?

22.04.2020
17:15
Bruno Galvan

Chissà se a Vinovo qualcuno ricorderà

Ultimissime Napoli - Due anni fa ci fu la famosa "presa di Torino" con lo stacco di testa imperioso targato Kalidou Koulibaly. Quella rete a tempo scaduto, fece sognare (forse un po' troppo anticipatamente) un'intera città. Il post gara fu il decalogo di tutto quello che non bisognerebbe mai fare se non hai l'esperienza e la tenuta mentale di chi ha vinto tanto negli anni. La gioia nel volo di ritorno e le code chilometriche di tifosi a Capodichino furono belle per chi interpreta il calcio sotto l'aspetto passionale, ma si trasformarono in un boomerang dagli effetti devastanti.  Tralasciando il discorso Orsato e dell'albergo di Firenze, sarebbe curioso capire se 'o comandante Sarri ha resettato pure questa emozione dalla sua testa. Ormai gli manca solo l'accento torinese per definirsi a tutti gli effetti figlio della terra sabauda. Chissà se una sbirciatina su Youtube l'ha data digitando "Koulibaly gol Juve". Viste le ultime frasi d'amore verso la sua Juve, non suonerebbe strano se dicesse anche che quel dito medio alzato sul pullman non era un gesto di risposta agli insulti in quanto napoletano, ma solo un tic nervoso dettato dall'attesa della partita. 

Ricordare Kalidou è giusto, ma non bisogna celebrare quel gesto fantastico come un trofeo. Quel Napoli avrebbe meritato di lottare fino all'ultimo secondo per qualcosa di storico e forse irripetibile poi qualcuno ha deciso di sgonfiare il pallone portandoselo a casa.  Da quella gioia effimera sono arrivate solo delusioni che hanno finito per distruggere un bellissimo ricordo. A chi espose lo striscione "Sarri uno di noi" bisognerebbe chiedergli se ancora uno di loro oppure qualcosa è cambiato. Alla fine quello tra l'allenatore e la tifoseria è stato un matrimonio d'interesse che alla fine ha arricchito solo le tasche del tecnico a caccia del contratto della vita. Di quel Maurizio di Bagnoli, fiero ed orgoglioso di esse napoletano non vi è più traccia. Oggi c'è la versione "Lo smemorato di Vinovo".

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