Lo spettro di un'altra stagione sanza 'nfamia e sanza lodo: rosa competitiva, dove sono gioco e motivazioni?

20.12.2020
23:00
Manuel Guardasole

Niente Alibi. Le assenze ci sono, davanti mancavano Osimhen (ma non c'è mai stato praticamente), MertensInsigne, due su cui il Napoli dell'ultimo ciclo s'è affidato e appoggiato. Ma il Napoli che ha Gennaro Gattuso fra le mani è fra le rose più competitive di questa Serie A e della storia azzurra, per qualità e lunghezza della rosa in quasi tutti i reparti.

Nonostante le tre assenze pesantissime davanti, il Napoli è sceso in campo con PolitanoLozanoPetagna. E con un centrocampo che a guardarlo sulla carta è fra i migliori del campionato, a guardarlo in campo fa cavare gli occhi. Errori tecnici e posizionamenti da "bho", sbuffando. Per non parlare dei terzini e della pericolosità pari a 0 dell'attacco. Il Napoli sbaglia in ogni reparto: individualmente e di collettivo, ma il problema non è stasera. Non sono un caso le sconfitte contro Sassuolo, Milan, InterLazio.

Soprattutto nelle ultime due gare, è mancata clamorosamente la motivazione nei calciatori azzurri. Ma da un po', nonostante alcune vittorie e qualche pareggio importante (Real SociedadAZ), il Napoli di Gattuso che nei singoli è molto competitivo, è irriconoscibile sul piano del gioco. Come gioca il Napoli di Gattuso? Quali sono le trame e le soluzioni offensive facilmente riconoscibili e riconducibili al gioco del Napoli di Gattuso? La sfida per la risposta a queste domande è piuttosto ardua. Il tempo però è trascorso, è ormai più di un anno che Ringhio ha preso le macerie di quella squadra a pezzi. E per i primi mesi va bene sistemare le cose, poi ai risultati devono seguire le prestazioni di livello alto. Altissimo, se hai questa rosa a disposizione. Non puoi sempre affidarti ai singoli, altrimenti diventi una giostra: c'è la gara che la sbloccano Zielinski con un tunnel e Insigne con una magia da fuori area, ma quella dopo senza la giocata del singolo la perdi 0-2.

La speranza è che le gare ogni tre giorni e le assenze stiano pesando, ma lo spettro di un'altra stagione sanza 'nfamia e sanza lodo, né carne né pesce, è davvero forte. Nonostante una Serie A molto equilibrata in cui il Napoli poteva e doveva dire la sua nella lotta scudetto. Il tempo per rimettersi in carreggiata c'è, ma gli scontri diretti bisogna iniziare a vincerli. E iniziare a giocare meglio, molto meglio...

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