Mezzi uomini e senza palle: il fango dai social e ciò che resta di una scelta professionale
"Sei un mezzo uomo, sei un senza palle". Abbiamo preso quelli più signorili tra i commenti sui social postati a Simone Verdi e la fidanzata.
"Sei un mezzo uomo, sei un senza palle". Abbiamo preso quelli più signorili tra i commenti sui social postati a Simone Verdi e la fidanzata. Il tutto per una scelta di vita. Perchè ha osato dire 'no' al Napoli. Contro niente, o nessuno. Non per una città o per un popolo, semplicemente perchè una persona prende una strada professionale invece di un'altra.
In ogni carriera c'è quel momento in cui si è ad un bivio, quel treno che magari non passa più. O forse no? Ma la scelta è del tutto opinabile. Ognuno farebbe a modo suo ed in quanto tale non esiste modo o giusto o sbagliato di agire. E' semplicemente tutto relativo.
Ma da qui a crollare nel solito trabocchetto delle offese social è un attimo. Non i napoletani, ma chiunque ormai si sente in diritto di offendere ed entrare sul personale per scelte che riguardano puramente la professione. Il tutto ben lontano dalla libera espressione delle proprie idee.
E allora è giusto sottolineare che di contro c'è anche chi si è voluto dissociare sugli stessi social dai vari commenti beceri.
Non si vive di solo calcio. Non si fa una scelta di carriera pro o contro questa o l'altra città, ma si valuta ogni singolo aspetto della propria vita. Ed evidentemente, Verdi, dopo le opportune valutazioni, ha ritenuto che Bologna fosse la scelta più giusta.
Capitolo a parte da dedicare a quelli che prima... "Verdi è un fenomeno" e ora... "Fai la riserva ovunque"
Condannare è stupido, offendere (parafrasando) è da mezzi uomini.
di Leonardo Vivard
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