Nastri in Curva, parcheggiatori abusivi e "divieto di pranzo": anche questa è malavita

14.05.2019
20:30
Redazione

In curva al San Paolo vari esempi di malavita. Aurelio De Laurentiis denuncia e fa bene, nelle curve tante dimostrazioni di soprusi e violenza.

Lo stadio è il negozio della malavita. Chi si nasconde o si sente attaccato da questa affermazione è omertoso, senza se e senza ma. L'illegalità regna attorno e all'interno dello stadio San Paolo. Dai parcheggiatori abusivi intorno alla struttura fino ad arrivare all'impossibilità di sedersi nei posti assegnati per pura prepotenza. 

Il giro d'affari illecito nel quartiere Fuorigrotta è milionario, come riferiscono gli stessi dati ufficali della Polizia Municipale. Ma d'altronde, chi va allo stadio lo sa. Quante volte si viene avvicinati dalla solita figura educata che chiede cortesemente 5 euro per le auto e 2/3 euro per moto e motorini? Ma questo, ovviamente, non è per nulla garanzia di immunità. Perché sempre al di fuori del San Paolo i furti non sono una chimera. 

Avete mai potuto sedere nei posti centrali della Curva? No... Troverete nastri e quant'altro, perchè i posti centrali sono degli Ultras. La malavita non è solo spaccio, è prevaricazione, sopruso, violenza. E in queste forme si concretizza all'interno dello stadio San Paolo e non solo. Come quando si DEVE cantare, costringendo chi non sa qualche strofa a spostarsi perchè "Qui si canta". Oppure la tirannia mostrata nei confronti di giovani, con un classico panino della domenica per la partita delle 15, che non va mangiato nella zona centrale della curva: perchè "Qui non si fa Pasquetta". Malavita è anche costringere chi è posizionato dietro a non vedere la partita per la presenza di bandiere grandi quanto un quarto di settore. 

Da napoletani, prima di sentirsi indignati per qualche aspra dichiarazione, è bene farsi un esame di coscienza. De Laurentiis ci mette la faccia e denuncia.

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