IL GIORNO DOPO... Napoli-Lipsia: l'approccio svogliato, l'illusione Ounas ed il patto di luglio

16.02.2018
20:40
Redazione

Il giorno dopo Napoli – Lipsia Sarri conta gli uomini a disposizione, tra squalificati, infortunati e calciatori da tenere a riposo, se ne ritrova ben

Il giorno dopo NapoliLipsia Sarri conta gli uomini a disposizione, tra squalificati, infortunati e calciatori da tenere a riposo, se ne ritrova ben pochi. Ne viene fuori una formazione con troppi volti nuovi tutti insieme e con molti calciatori fuori ruolo. Non sarà il solito Napoli e già dai primi minuti ci si renderà conto che non sarà una serata facile.

Il giorno dopo Napoli Lipsia. Del terribile terzetto d’attacco, in campo il solo Callejon e neanche nella sua posizione. Lo stesso Zielinski a sinistra è una forzatura.  La linea mediana rinnovata per i due terzi: dalla girandola del turn over, conserva il posto il solo Hamsik, al suo fianco Rog e Diawara. In difesa Maggio a destra e Hysaj sull’out opposto in palese difficoltà in una posizione non sua. Al centro, al fianco di Koulibaly, l’aitante Tonelli; forte sull’uomo ma con palesi limiti in fase di impostazione. Tra i pali Reina a caccia di un suo personale record.

Il giorno dopo NapoliLipsia. L’ennesima presenza europea di Reina resterà l’unica nota positiva della serata. Il Napoli ne beccherà tre e con molta probabilità saluterà anche la terza competizione, dopo Champions e coppa Italia. Il vantaggio di Ounas, l’unica giocata degna di nota dell’ex Bordeaux, per il resto apparso fragile e fumoso, aveva illuso tutti, Sarri compreso che forse pensava di portarla in porto inserendo tre titolari dalla panchina. Paradossalmente, proprio dopo i cambi, il Napoli è sparito dal campo. Svogliato l’approccio alla gara dei tre sub entrati. Al resto hanno pensato gli errori di Diawara e di Maggio colpevolmente “basso” nell’azione del raddoppio tedesco. 

Il giorno dopo Napoli Lipsia. Si è tanto discusso sulla validità o meno delle seconde linee del Napoli che, nella loro globalità, restano ottime. Il problema è che i limiti vengono fuori quando giocano tutti insieme. Ieri sera poi, l’imperativo è sembrato essere uscire fisicamente indenni dall’incontro. Sono mancate grinta, forza e gamba nei contrasti. E in questa maniera, le gare si perdono specialmente quando si ha di fronte una formazione di tutto rispetto come il Lipsia, fisicamente prestante e con ottime individualità.

Il giorno dopo NapoliLipsia. Questa gara europea valida per i sedicesimi di finale dell’Europa League, è apparsa per molti, e non solo per i tifosi, ma per l’ambiente tutto, più un fastidio che altro. Così per come è strutturata la competizione, è già di per sè una manifestazione massacrante che porta via energie fisiche e mentali. Il Napoli, con una rosa ridotta numericamente all’osso, ha inconsapevolmente (?), deciso di abbandonarla e stessa decisione hanno preso anche i tifosi presenti in pochissimi ieri al San Paolo. 

Il giorno dopo NapoliLipsia. Evidentemente il patto di luglio non prevedeva le coppe. Arrivare fino in fondo in più manifestazioni, con un organico palesemente corto, non sarebbe stata impresa facile. Ora al Napoli non resta che rituffarsi in campionato con altra anima e concentrazione. Il San Paolo tornerà ad essere pieno perché, come detto, anche i tifosi hanno fatto la loro scelta. 

Stefano Napolitano

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