Nehuen Perez
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Chi è Nehuen Perez? Il "predestinato" che stregò Simeone, un passato da attaccante e l'Olimpiade a Tokyo: storia e curiosità | FOCUS

09.01.2024
19:00
Riccardo Catapano

Calciomercato Napoli, Nehuen Perez dell'Udinese è l'ultimo obiettivo del club di De Laurentiis per la difesa: storia e curiosità del calciatore argentino classe 2000

Mercato Napoli. L'ultima idea del Napoli per la difesa è Nehuen Perez, argentino classe 2000 dell'Udinese ma di proprietà dell'Atletico Madrid. Proviamo a conoscere meglio il nuovo obiettivo dei partenopei. 

Nehuen Perez, chi è? Carriera e curiosità

Perez nasce a Hurlingham, il 24 giugno del 2000 e sin da piccolo si appassiona al calcio. All'età di cinque anni inizia a dare i primi calci ad un pallone ne “La Quinta de los Pibes”, uno dei club del suo quartiere. Successivamente è passato all’“Escuela San Damián”, altra piccola realtà del suo distretto, per far ritorno alla sua prima squadra, ma solo per poco tempo. Infatti, si trasferisce poco dopo al “27 de diciembre”, ma poi cambia ancora andando all’ “Union de Taxis”. Qui, viene notato dall’Argentinos Juniors, che dopo un provino, decide di acquistarlo. La curiosità è che Perez da bambino era un vero e proprio bomber: infatti nasce calcisticamente come attaccante, dotato di un sopraffino fiuto del gol. 

Nel corso della sua carriera, poi, cambia rapidamente ruolo per finire poi ad essere un centrale di difesa (dopo un passaggio anche in mediana): nelle giovanili è considerato da tutti gli addetti ai lavori un talento cristallino, tanto da attirare le attenzioni dei selezionatori delle varie Nazionali argentine, in particolar mondo con l’Under 17 e Under 20 di cui è stato capitano agli ultimi Sub20.

Proprio con le nazionali giovanili affronta la Seleccion maggiore prima dei Mondiali in Russia, destando grande impressione all'allora CT Sampaoli. In questa occasione affronta anche il suo idolo calcistico e fonte di ispirazione: Nicolas Otamendi (oltre a Sergio Ramos). Da lui prova ad imparare i movimenti e l'atteggiamento da leader in campo, altra caratteristica che tutt'oggi si rivede in Nehuen Perez.   

Lo sbarco nel calcio nel calcio europeo è questione di poco: merito dell'Atletico Madrid che grazie alla propria rete di osservatori, lo scopre in Argentina nel 2018 e decide di tesserarlo fino al 2024 (lasciandolo inizialmente in prestito all'Argentinos Juniors). Il Cholo Simeone, allenatore dei Colchoneros, ne resta fulminato e lo considera il "predestinato" sostituto di Godin (che all'epoca era in procinto di passare all'Inter). Negli anni successivi viene spedito a farsi le ossa in In Portogallo, in una delle rose più giovani d'Europa: Perez contribuisce al capolavoro Famalicao, squadra tornata in Primeira Liga dopo 25 anni e in grado di piazzarsi al sesto posto, ad un passo dalla qualificazione ai preliminari di Europa League.

Nel 2020 viene poi girato in prestito in Spagna, disputando la stagione con la maglia del Granada. E' proprio qui che entra in orbita Udinese, con la famiglia Pozzo che decide di prelevarlo in prestito biennale nell'estate 2021 (dopo aver rinnovato il contratto fino al 2026 con l'Atletico Madrid).

Nel 2021 viene convocato poi dall'Argentina per le Olimpiadi di Tokyo, indossando persino la fascia di capitano nella spedizione nipponica. Il 24 settembre 2022, esordisce in nazionale maggiore nel successo per 3-0 contro l'Honduras e viene poi inserito dal CT Scaloni nella lista dei pre-convocati per il Mondiale di Qatar 2022 (salvo poi non rientrare nella lista definitiva che diventerà campione del Mondo). 

Perez è molto legato alla famiglia e non perde occasione per rimarcare il grande rapporto che ha con suo padre, che considera un vero idolo: “Sono fortunato ad avere mio padre - disse Perez in una recente intervista - che parla sempre con me. Gli devo tutto quello che mi sta succedendo, perché da quando era piccolo si fidava di me e mi accompagnava sempre dappertutto". Nella vita privata cerca di essere il più riservato possibile, passando tempo con gli amici lontano dalle luci della ribalta: il difensore argentino, inoltre, ha sempre confermato di essere una "buona forchetta" e quando può non si lascia scappare un buon asado o qualche cena al ristorante (restando ovviamente attento alla linea). 

Dal punto di vista delle caratteristiche Perez è un difensore molto attento e concentrato, con una discreta tecnica di base, senso della posizione e dell’anticipo. In Italia è migliorato anche in fase di impostazione, giocando quasi sempre con grande tranquillità: difficilmente va in confusione e così facendo, trasferisce grande sicurezza a tutto il reparto difensivo friulano. Fa dell'aggressività il suo punto di forza (che può però essere anche un punto debole se pescato fuori tempo), sfruttando anche la fisicità ed il gioco aereo sia in difesa che per le incursioni offensive su palla inattiva (due gol all'attivo con l'Udinese). 

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