Novanta minuti di dubbi

06.01.2021
22:30
Redazione

di Dino Viola

Quella con lo Spezia per certi aspetti è l'icona di tutte le partite degli azzurri negli ultimi tempi: squadra capace di dare spettacolo, di creare tanto e concretizzare poco. Con un potenziale notevole ma con spaventosi cali di concentrazione. Annichilire Roma e Atalanta e scomparire con una neopromossa in dieci. Nulla di nuovo ma è comunque disorientante quanto visto stasera.

Le occasioni clamorose sciupate sottoporta dal primo all'ultimo minuto; talenti in cerca di identità che commettono ingenuità spiazzanti, come il fallo da rigore; calciatori esperti che improvvisamente non sanno fare il più facile degli appoggi; la dormita colossale sul secondo gol: sono tanti i frame di questo dimenticabile film.

Per qualcuno la sconfitta di stasera va sul podio dei punti più bassi degli ultimi 5 anni. Ad altri non resta che sottolineare il numero dei tiri in porta. E qualcun altro ripeterà che c'era bisogno di veleno e di annusare il pericolo. Buttare la croce sul tecnico sarebbe ingeneroso ma la responsabilità dei risultati è anche sua. Tutta da condividere anche con la società, che in certi momenti delicati da la sensazione di lasciarsi un po' desiderare.

Ed è in questi momenti che sorgono dubbi sul reale valore dell'intera rosa: sopravvalutata? La risposta può darla il campo: su questo abbiamo dubbi? Con Lazio, Inter, Torino, Cagliari e Spezia, solo quattro punti su quindici. E mentre si viene tentati da una sfumatura di sfortuna nelle ultime uscite, lasciamo il quarto posto e diamo il benvenuto ad Atalanta, Juve e Lazio in risalita.

Eppure prestazioni di ben altro livello questo Napoli le ha sapute fare: ed anche questo contribuisce al senso di smarrimento che da vita ad altri interrogativi oltre a quelli già citati in precedenza. Da quando questa squadra è altalenante nei risultati? Forse da più di un anno. Da allora ad oggi sono state risolte tutte le difficoltà e i problemi?

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