Aurelio De Laurentiis e Maurizio Sarri
Aurelio De Laurentiis e Maurizio Sarri

Nun te reggae più...

07.09.2018
10:40
Bruno Galvan

"De Laurentiis sull'addio di Sarri? Nun te reggae più...Lo scudetto perso in albergo? Nun te reggae più....Le doppie-triple

"De Laurentiis sull'addio di Sarri? Nun te reggae più...Lo scudetto perso in albergo? Nun te reggae più....Le doppie-triple versioni su Higuain alla Juve? Nun te reggae più". Abbiamo voluto modificare, in modo ironico, il celebre testo scritto da Rino Gaetano per dirla in tutta franchezza: Sarri, De Laurentiis, la clausola e il discorso Higuain hanno davvero stufato i tifosi (almeno quelli non schierati a prescindere). Bisognerebbe scrivere solo del presente targato Ancelotti, ma evidentemente a qualcuno conviene ancora fare il doppio gioco innescando quel fuoco amico che rischia di spaccare ancora di più un ambiente fermo alla guerra tra guelfi e ghibellini.

La replica di Sarri affidata alle pagine de "Il Mattino" è stata sacrosanta, forse anche tardiva. Aveva promesso però di non parlare più di De Laurentiis, ma evidentemente Napoli è una ferita ancora aperta. Si sa, Maurizio è un uomo genuino (una rarità nel calcio moderno).  Molte cose dichiarate però sul maggior quotidiano cittadino lasciano perplessi. Quando era "o' comandante" aveva sempre detto di volersi arricchire con un altro contratto e soprattutto ha ribadito negli ultimi mesi di volerci riflettere molto se restare a Napoli, rinviando sempre il discorso. Ha raccontato di aver scoperto alla tv di non essere più l'allenatore della sua squadra del cuore. Allora spieghi, con la sua solita schiettezza, perchè Rafael Cabral ha detto su di lui: "Mi aspettavo il suo trasferimento al Chelsea, già lo scorso anno era tutto disegnato per andare lì". La tv è stata un'arma a doppio taglio per il sarrismo: se da un lato ha fatto apprezzare a tutti il bel gioco, dall'altro è costato uno scudetto in albergo...

Riguardo alla questione Higuain, a mister Sarri vanno fatti solo applausi. E' stato l'unico, anche quando tutta la città lo ha distrutto per l'addio, a sottolineare che Gonzalo non è stato mai un traditore e che lui da tifoso non l'avrebbe mai fischiato. Un gesto di grande intelligenza passato sottotraccia perchè a Napoli per essere idolo della tifoseria basta attaccare De Laurentiis o cantare "Difendo la città" sotto la Curva a fine gara, salvo poi scendere le scalette del San Paolo e pensare a lauti aumenti oppure a clausole per andare via. Con l'intervista di Sarri speriamo si chiuda per sempre questo botta e risposta a distanza con De Laurentiis. Perchè i tifosi ne hanno davvero le scatole piene.

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