Ora o mai più! Gabbiadini ha tre mesi di tempo...e nessun alibi
di Fabio Cannavo (Twitter: @CannavoFabio)
Ora o mai più. Sembra forte come frase, anzi, in fondo lo è. Ma è giusto mettere i puntini sulle 'i'. E' una chance più unica che rara per Manolo Gabbiadini. L'attaccante bergamasco che arrivò a Napoli due anni fa, quando in panchina c'era Rafa Benitez che spesse volte lo recapitava sull'out di destra, dove fece tanto bene con la maglia della Samp. Per Sarri non è un esterno, ok, è un centravanti di ruolo. O meglio, è un calciatore che nel 4-3-3 non rende al meglio delle sue potenzialità. Non è mai stato in discussione il valore tecnico del calciatore, non a caso l'offerta dell'Everton di 25 mln di euro arrivata al Napoli negli ultimi giorni di mercato, testimonia la validità delle qualità di Manolo Gabbiadini. Il Napoli ha voluto trattenerlo, gli ha promesso il rinnovo contrattuale. Ma a lui restano due-tre mesi decisivi, cruciali. L'infortunio capitato ad Arkadiusz Milik gli apre le porte dell'attacco, gli consentirà di esprimersi con continuità fino a gennaio, almeno, quando la società avrà la possibilità di tornare sul mercato. Ma molto dipenderà anche dalle condizioni fisiche in cui si troverà Milik nel periodo della riapertura del calciomercato.
CHE CHANCE - Non la può sprecare, non avrebbe più alcun alibi. L'anno scorso c'era Higuain, quest'anno è arrivato un rapacissimo Milik a chiudergli le porte della titolarità. Ora non c'è nè l'uno nè l'altro, è lui il numero 9 del Napoli. Non avrà scusanti, dovrà dimostrare che in questo Napoli ci possa stare e che sappia fare la differenza, sia in campionato che in campo internazionale. Altrimenti? Altrimenti è giusto che alla prossima occasione vada via. Giusto sia per lo stesso calciatore, ma soprattutto per il Napoli, che continuerebbe a far sedere in panchina un bene da circa 25 milioni di euro. Se proprio non dovesse andar bene il processo di ambientamento di Gabbiadini, allora a gennaio bisognerà tornare sul mercato. Pavoletti, Kalinic, Defrel, fate voi. L'importante è dare al Napoli un centravanti che sappia recitare il ruolo di terminale offensivo, in qualsiasi modo si voglia interpretarlo. Insomma, o ora o mai più. E quello sguardo spento...l'ha sempre avuto. E non c'entra proprio niente...
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