Pavoletti rimandato? No, da rimandare c'è solo il giudizio!

13.03.2017
18:10
Alessandro Marrazzo

di Alessandro Marrazzo - Twitter: AleMarrazzo1981

Dare un giudizio sul rendimento di Pavoletti in questo momento è fuori tempo, fuori luogo...fuori logica.
Impossibile poter sostenere adesso se l'ex genoano sia da Napoli, questo Napoli, o meno.
Vietato non fare tesoro di quello che è successo con Gabbiadini che sboccia in Premier League dando una lezione, non solo di calcio, ai suoi numerosi detrattori.

Senza, quindi, dare delle sentenze definitive, si potrebbe provare ad analizzare quali siano gli intoppi che non consentono all'attaccante arrivato a gennaio, di risultare decisivo in maglia azzurra.
Con l'infortunio di Milik, Sarri è stato costretto ad inventare un inaspettato quanto fruttuoso, Mertens centravanti. Pochi ricordano che per almeno un mese, il belga annaspava tra i difensori alla ricerca di palle giocabili. 

Se qualcuno pensa che Mertens abbia fatto un corso accelerato per centravanti, si sbaglia, e di grosso. Bravo lui sicuramente, ma bravissimi Sarri e compagni a cambiare in modo considerevole il loro modo di giocare per metterlo nelle condizioni di fare l'exploit che lo ha reso un bomber anche se non proprio di razza.
Bomber, di razza, nel profondo senso semantico del termine, è invece Pavoletti. Alto, prestante, non veloce ma potente, poco partecipe alla manovra ma uomo d'area di rigore.

Caratteristiche che evidentemente si sposano poco e male con il gioco rapido e veloce, marchio di fabbrica a livello europeo, del Napoli attuale.
Assolutamente vietato, alla luce di questo, tacciare come inadeguato e/o sbagliato, l'acquisto di Pavoletti a gennaio.

Higuain, Milik, e addirittura Mertens, nelle mani di Sarri hanno collezionato gol a grappoli. Risultati che si sono ottenuti solo col duro lavoro settimanale e con ore ed ore di schemi provati e riprovati durante gli allenamenti.

Vero, con Gabbiadini non è stato così, ed è impossibile negarlo, ma la 'bocciatura' del bergamasco è comprensibile soltanto dopo un anno e mezzo e ben due ritiri tra le sapienti mani di Maurizio Sarri.

Proprio i ritiri, non sono assolutamente un particolare da sottovalutare. E' in quel momento che l'allenatore azzurro plasma la squadra per la nuova stagione, che poi, ovviamente svilupperà ulteriormente durante l'anno. 

Pavoletti non ha ancora avuto la possibilità di vivere quasi un mese fianco a fianco al suo nuovo allenatore con allenamenti quotidiani, mattutini e pomeridiani, all'insegna della maniacale ricerca della perfezione.

Tempo al tempo, dunque. Pavoletti rimandato? No, da rimandare c'è solo il giudizio!

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