Perchè un vero nove serve come il pane...

15.11.2017
16:30
Fabio Cannavo

di Fabio Cannavo (Twitter: @CannavoFabio)

Che serva è ormai scontato. Ma che tipo di punta può offrire un'alternativa tattica a Sarri? Inutile fiondarsi su un nuovo 'falso nueve'. Uno con le stesse caratteristiche di Mertens sarebbe perfetto ai fini del gioco di Maurizio Sarri, uno capace di stare tra le linee, di giocare coi compagni e di scambiarsi posizione con uno dei due esterni. Ma, in realtà, la pedina che serve a Sarri è un centravanti vero e proprio, uno come Milik. La vera e propria punta d'area di rigore. Di certo sarebbe più complicato vedere il gioco sfavillante di questo Napoli, ma offrirebbe all'allenatore una validissima alternativa tattica che, in determinate circostanze, sembrerebbe essere l'unica via d'uscita. Prendiamo l'esempio della partita di Verona contro il Chievo. Il Napoli non riusciva a sbloccare il risultato, la squadra di Maran si arroccava in difesa senza lasciare spazi agli azzurri. In quel caso nulla sarebbe stato più corretto di inserire una punta pesante, lasciando Mertens alle sue spalle, cambiando il 4-3-3 in un 4-2-3-1. Quindi, togliere un centrocampista e inserire un attaccante, ma un attaccante che sia capace di tenere impegnati fisicamente i difensori avversari, uno che sappia battagliare in area dando al Napoli una chance diversa. Una mossa che Sarri spesse volte ha sposato. Inglese sì, ma anche Milik andava bene dove stava. Più difficile vedere il solito Napoli con una punta pesante, ce l'ha insegnato anche l'esperienza Pavoletti. Però, quando c'è bisogno di cambiare qualcosa...è l'unica strada percorribile per un Napoli che gioca ormai a memoria.

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