Rrahmani, il gossip alla Gianni Ippoliti e le urla sgradite di Gattuso: una rondine non fa primavera, ma quanto fango bisogna ancora lanciare?

14.02.2021
10:30
Bruno Galvan

Rrahmani, Gattuso e la rivincita su chi non gli ha risparmiato niente

Napoli - Alla fine contano sempre i risultati. Lo hanno ripetuto spesso in queste settimane chi aveva agitato le acque affinché De Laurentiis cacciasse via Gattuso perché il Napoli era ormai diventato una polveriera. Il giorno dopo la vittoria sulla Juventus, chi si è divertito a gettare fango (bisognerebbe utilizzare un termine più forte per rendere bene l'idea e la consistenza) storce il naso in quanto la prestazione non è piaciuta. Strano perché quando il Napoli ha dominato contro lo Spezia, purtroppo rimediando una sconfitta (a proposito anche il Milan ci ha rimesso le penne contro il gioiellino costruito da mister Italiano) si è detto contasse solo il risultato. Sempre in questi giorni difficili, si è letto da più parti come qualche calciatore non sopportasse le urla di Gattuso. Se fosse così, stando a chi lo ha detto e scritto, al triplice fischio finale di Doveri si è assistita ad una commedia con tutto il gruppo a stringersi intorno al mister. Un'interpretazione da premio Oscar.

Nel calderone di questi giorni ci è finito anche Rrahmani. Dal gossip da quattro soldi sul fermo immagine con Hysaj nel match di Coppa Italia a Bergamo dove c'è chi ha scritto e fatto dietrologia assicurando che tra Amir ed Elseid non ci fosse un buon rapporto (forse non sanno del loro legame extra campo e dell'incoraggiamento fattogli dal terzino di Scutari prima della Juve). Il ragazzo di Pristina ha reagito sul campo contro chi l'ha indicato come ennesimo pacco portato da Giuntoli. Lo stesso Gattuso, da persona intelligente, ha ammesso di aver sbagliato a non avergli dato spazio. La risposta più bella è arrivata da Meret che ha dimostrato, anche se non c'era bisogno, di essere un portiere da Napoli perché la vittoria contro la Vecchia Signora è merito delle sue prodezze. Oggi sono tutti Insigne, dai social ai bar tutti a gridare: "Evviva o' capitano". Che Lorenzo fosse il calciatore più dotato tecnicamente in rosa non vi erano dubbi, ma a Napoli sbagli un rigore ed iniziano a prendere la vanga per scavarti la fossa perché il calciatore forte si vede solo se segna il rigore contro la Juve e non per ciò che dà alla squadra in termini di giocate e quantità.

Il successo è la miglior medicina in questo momento per De Laurentiis, Gattuso e squadra. E' chiaro, una rondine non fa primavera perché non bisogna essere ipocriti nel pensare di aver risolto tutto.  Sarebbe da provinciali farlo solo perchè si è vinto contro il nemico di sempre. Dal Napoli ci aspettiamo altre vittorie di sacrificio e conferme. L'augurio è quello d'ora in avanti, di non assistere a teatrini di bassa lega, scoop che ricordano molto quelli di Gianni Ippoliti e sondaggi per lanciare pseudo volate alla panchina del Napoli. La critica aiuta a crescere ma sia scevra da pregiudizi.

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