Sì, ma...chi era Giorgio Ascarelli?

06.11.2015
11:50
Fabio Cannavo

di Fabio Cannavo (Twitter: @CannavoFabio)

Chi è Giorgio Ascarelli? La Curva B, nel corso di Napoli-Midtjylland, al San Paolo, ha esposto uno striscione a favore di quest’uomo che, però, molta gente non conosce. “1 agosto 1926…onore al vero fondatore: Giorgio Ascarelli”. La curva del San Paolo si riferiva a quel momento in cui il presidente Aurelio De Laurentiis, la scorsa settimana, al Maschio Angioino, dichiarò che “il Napoli è nato da quando ci sono io, nel 2004. Altro che 1926”. Non è piaciuto, forse, quest’exploit. Tanto che la tifoseria del Napoli ci ha tenuto a ribadire che il Napoli, quello che ha fatto la storia (che se non avesse fatto, magari non sarebbe stato acquistato dall’attuale patron), fu creato nel lontanissimo 1926.

SI’ MA CHI E’? – Nato nel 1894 e morto nel 1930. Napoletano doc, figlio di Salomone Pacifico Ascarelli, ex vice sindaco di Napoli per la zona Mercato e titolare di una grande industria di tessuti. Fu proprio lui, Giorgio Ascarelli, il promotore principale della nascita del Napoli Calcio, nel ’26, che all’epoca fu denominato A.C Napoli. Non solo, Ascarelli diede vita anche al Circolo Canottieri Napoli che adesso ha sede a Santa Lucia.

L’A.C. NAPOLI – Era una squadra messa su da Ascarelli per unire tutte le realtà calcistiche che c’erano sul territorio partenopeo all’epoca. Una sorta di fusione tra tutti. Attraverso questa società, Ascarelli riuscì a convincere la Figc, alla fine del 1929, ad inserire anche la propria squadra nel torneo nazionale che era di sedici squadre. Si passò a diciotto club partecipanti grazie alla forza dirigenziale di questo personaggio che iniziò a prendere quota anche a livello federale.

LO STADIO ‘VESUVIO’ – Nel 1929, Ascarelli, a spese proprie ordinò la costruzione di uno stadio nella zona del Rione Luzzatti. Si chiamava il ‘Vesuvio’. Solo dopo diciassette giorni, però, l’Ascarelli morì per una peritonite acuta e i tifosi decisero di modificare il nome della struttura, dedicandola all’ideatore. Nel ’34 si passò alla denominazione di ‘Stadio Partenopeo’. 

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