Guai a chiamarli incivili, si rischierebbe di dire la verità

15.09.2019
16:00
Simone Guadagno

Stadio San Paolo di Napoli - Alla prima in casa, parte dei tifosi riprende le vecchie abitudini delle annate passate, nonostante sediolini nuovi.

Non è bastato rifare il look alle sedute dello stadio San Paolo; non sono bastati i colori sgargianti e scenografici dei gradoni dell'impianto di Fuorigrotta; non è servita nemmeno la campagna di sensibilizzazione di alcuni volti noti 'Sei a casa tua'. Alcuni incivili continuano a popolare lo stadio.

In occasione della prima giornata in casa della SSC Napoli, diversi tifosi hanno deciso di inaugurare la stagione con le solite vecchie e cattive abitudini: in piedi sui sediolini. E poco importa se la città ci ha messo decine di anni ad averli. Poco importa, perché 'tanto non è il mio, non l'ho pagato io'. Sono queste le motivazioni degli stolti. 

Sono circa 25 i milioni di euro investiti dalla Regione Campania e dall'ARU per riammodernare le sedute e per effettuare diversi interventi strutturali. Il colpo d'occhio è stato fantastico ed è stato apprezzato dalla maggioranza; per altri, invece, è stata solo una 'lavata di faccia'.

In ogni caso la cosa non ci riguarda del tutto. O meglio, ci riguarda eccome ma purtroppo non siamo seduti ai tavoli decisionali, quindi meglio farsi andare bene l'ammodernamento parziale. Intervento di completa ristrutturazione o meno, spetta ai napoletani tenersi stretta la gradinata, i serizi igienici e l'intera struttura.

E guai poi a lamentarci: i sediolini, dopo la gara di ieri sera, presentano già alcuni segni di usura a causa dell'inciviltà di parte della tifoseria. E l'assurdo giunge al momento di un breve scroll sulla home dei vari social network: "Fatevi i fatti vostri", "Siete solo dei moralisti", "Faccio come mi pare". Queste alcune delle accuse lanciate nei confronti di chi prova a tenersi stretto i sediolini, conscio del fatto che, probabilmente, un nuovo intervento lo si vedrà solo tra un bel po' di anni. Per fortuna, puntuale, è arrivata la stigmatizzazione dei più.

L'assessore allo Sport del Comune di Napoli, Ciro Borriello, aveva provato ad anticipare la problematica: "Sarà più difficile salire in piedi sui sediolini e sarà anche più comodo restare seduti". A poco è valso lo studio delle Istituzioni e delle aziende appaltatrici: i soliti sono riusciti anche ad abbattere gli evidenti interventi di prevenzione.

Guai a chiamarli incivili, si rischierebbe di dire la verità.

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