Si è sempre detto: "Quel che succede in campo, rimane in campo!"

11.05.2015
21:00
Alessandro Marrazzo

di Alessandro Marrazzo (Twitter: AleMarrazzo1981)

Si è sempre detto: "Quel che succede in campo, rimane in campo!"

Una delle tante regole non scritte del calcio, un patto tra uomini che lottano per i propri colori e poi si salutano con una stretta di mano e si scambiano la maglia.

 Difficile sostenere che sia giusto, almeno dal punto di vista etico, che durante un match di calcio si tiri in ballo qualsiasi cosa pur di innervosire l'avversario. Che si tratti di affetti familiari, congiunti passati a miglior vita, consorti dalla presunta infedeltà o una retrocessione condita da fallimento, non è certo il lato più educativo di questo sport. 

Chiunque abbia calcato un campo di calcio però, che si tratti di uno stadio professionistico, di un campetto di periferia o quello affittato il giovedì sera con il bene placito di fidanzate o mogli, è cosciente che l'agonismo, la mancanza d'ossigeno o un risultato negativo, possono portare a dire e/o fare cose poco carine nei confronti di un avversario o addirittura di un compagno. 

Mettiamoci un attimo d'accordo però: anche se si tratta di una regola non scritta, è giusto che si trascini ai microfoni televisivi, con conseguenti ipotetiche minacce di indagini e inchieste, oppure no?
Ricordiamoci conto che un tranello del genere ci ha regalato un Campionato del Mondo nel 2006.
Così come ad ogni azione corrisponde una reazione, così se tiri in ballo la famiglia di qualcuno ti arriva una testata, e sei fortunato se ti arriva in petto e non sul naso.

Fortunatamente esistono caratteri irascibili ed altri meno, altrimenti ogni partita finirebbe in una rissa reale ed inchieste a mai finire. 
Non si tende a giustificare nessuno, chiaramente, ma anche crocifiggere in pubblica piazza sembra leggermente fuori luogo. 
Quella di Higuain non è stata certo un uscita in grande stile ma prima di tirare in ballo indagini, inchieste ed ipotetiche squalifiche sarebbe meglio darsi tutti una calmata, fare chiarezza su cosa sia razionalmente perseguibile o meno.

Vogliamo parlare di cori razzisti e striscioni beceri su tutti i campi, o vogliamo trascorrere un'intera settimana a parlare su cosa si sono detti Mirante e Higuain dopo una partita? 
Non c'è stata nessuna scazzottata alla Denis feat. Cigarini, giustamente sanzionata, o qualcosa a sfondo razzista, assolutamente deprecabile, e nessuna bestemmia colta da immagini televisive da esperti lettori labiali dell'FBI per la tranquillità di tutti i cattolici. 

Non staremo esagerando? 

Gonzalo ha chiamato Mirante, si sono chiariti ed ha condiviso una bella foto sorridente col panorama mozzafiato di Napoli alle sue spalle augurando buona giornata a tutti...retrocessi e non. Chiudiamola qui!

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