Solo gli ignoranti non cambiano idea

18.09.2019
15:30
Fabio Cannavo

Solo gli ignoranti non cambiano idea. E lui di certo non lo è. Non per le vittorie ottenute, ma per il vissuto, l'esperienza in diversi stati d'Europa e quindi per uno stato di cultura che non hanno tutti. Carlo Ancelotti cambia. Cambiano tutti, tutti quelli che si rendono conto che qualcosa sta andando storto o non proprio perfettamente. Qualcosa è cambiato in questo Napoli. La gara di ieri contro il Liverpool ha detto che questa squadra è stata messa in discussione e che, forse, tutti i giudizi riguardo un modulo troppo sbilanciato non erano del tutto esagerati. Una sottile differenza tra quel famoso 4-2-3-1 e questo (più attuale) 4-4-2 ci sta. Il 4-2-3-1 predispone che gli uomini in campo corrano tanto per coprire tutte le zone del campo. Il 4-4-2 è più equilibrato, più compatto come modulo. Forse leggermente più conservativo, ma non dite così ad Ancelotti che impronta, sempre e comunque, la squadra con un atteggiamento propositivo. Ieri si è notato come Fabian abbia arretrato il suo raggio d'azione, entrando sempre nel vivo della manovra e quindi costretto anche ad incappare in più errori. E' stato più vicino ad Allan e la linea mediana è stata occupata meglio. Anche Callejon ed Insigne hanno fatto un passo indietro nella zona di campo presidiata. Poi lì davanti Mertens che si staccava dalla linea dei difensori del Liverpool per legare meglio centrocampo e attacco e un Lozano che provava a buttarsi nello spazio alle spalle di Van Dijk e Matip

MA QUALCUNO... - Di certo, però, qualcuno potrebbe storcere il naso. In che senso? Nel senso che in questo modulo (4-4-2) c'è qualche pedina che potrebbe essere penalizzata per la posizione in campo. Uno è sicuramente Insigne. Il capitano, giocando sulla linea dei centrocampisti è costretto a lavorare molto di più e arriva, a volte, stanco in fase goal essendo poco lucido. La sua posizione ideale resta quella di esterno a sinistra in un 4-3-3, quando non devi preoccuparti troppo di cosa sta accdendo alle spalle visto che c'è sempre qualcuno che ti copre. Un altro che potrebbe non trovarsi al meglio con questo schema è Hirving Lozano. L'attaccante agisce meglio nel ruolo di Insigne, largo a sinistra. E' uno bravo ad attaccare la profondità e deve avere lo spazio a disposizione per farlo. Se gioca al centro rischia di consumarsi tra i due difensori della linea a quattro avversaria. Solo loro potrebbero patire questo cambio di modulo, lieve, sottile, ma che c'è e si vede. L'ha visto Ancelotti ed anche Jurgen Klopp.

di Fabio Cannavo (Twitter: @CannavoFabio)

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