La 'scienza' di Denis e Sportiello ferma il Napoli. Tardivo l'ingresso in campo di Zapata. Gli azzurri pareggiano, ma convincono!

30.10.2014
01:00
Fabio Cannavo

di Fabio Cannavo

Il Napoli crea, costruisce, attacca…eppure non va oltre l’1 a 1 a Bergamo, contro un’Atalanta che non può far altro che aggrapparsi al bomber Denis. Colantuono dovrà rivedere l’assetto tattico dei suoi, costretti a difendersi per circa 85 minuti di gara. Troppo rinunciataria l’Atalanta, il Napoli lo intuisce sin da subito e la schiaccia nella propria metà campo per tutta la durata della partita. Però, alla fine, finisce 1 a 1. Un pareggio che va stretto a Rafa Benitez, visto che negli ultimi minuti di gioco il Pipita Higuain s’è fatto ipnotizzare dal buon Sportiello su calcio di rigore. 

DOVEVA ANDARE COSI’ – A volte sembra che non ci sia via d’uscita. Si fa di tutto affinchè si arrivi alla vittoria, ma sembra non basti mai. L’Atalanta va in vantaggio con Denis, complice l’errata posizione di Albiol sul cross dalla destra, ma c’erano tutte le condizioni affinchè il Napoli potesse farne almeno due o tre. Higuain agguanta il pareggio, poi è Sportiello show. Il portiere nerazzurro salva sulla linea un tiro ravvicinato di Mertens, poi si immola sul penalty di Higuain e glielo respinge. E’ lui l’eroe della gara.

SCELTE SBAGLIATE – Il Napoli è in svantaggio di un gol, l’Atalanta si chiude più di quanto avesse fatto fino a quel momento. Esce Hamsik, entra Insigne. Poi fuori David Lopez e dentro Jorginho. No. Non erano queste le mosse da fare contro una squadra che si chiude a riccio. Andava, subito, messo Zapata in campo, al posto di Hamsik. Il colombiano, come nell’azione del rigore guadagnato, avrebbe assicurato più peso in attacco e avrebbe costretto i due ‘marcantoni’ Stendardo e Benalouane a rimanere bassi, senza poter alzare il baricentro della loro squadra. Insigne e Jorginho sono due palleggiatori, bravi a saltare l’uomo, meno bravi a trovare gli spazi quando si complicano le cose. Zapata è rimasto a Napoli per sopperire alla mancanza di un uomo di peso quando si è in svantaggio e gli avversari pensano solo a spazzare l’area di rigore. Tardivo il suo ingresso.

L’importante era non perdere per dare continuità alla serie di risultati. Adesso c’è la Roma, obbligatorio dimenticare Bergamo e le prodezze di Sportiello. Il Napoli del primo tempo potrebbe far male a giallorossi, ma se all’errore di Albiol, uno come Denis non perdona, figuriamoci i vari Destro, Totti e Gervinho.

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