Tre punti non si buttano via ma ci abitueremo mai a questo Napoli?

04.11.2023
18:30
Dino Viola

Tre punti non si buttano mai via, nemmeno se conquistati contro l'ultima della classe. Hanno lo stesso valore in classifica di altre vittorie. Meglio mettere in chiaro il concetto principale. Perchè tutto fa brodo, tutto fa classifica e serve anche a dare un pizzico di convinzione in più. Già, perchè proprio il tecnico dello scorso anno, aveva sottolineato come questo gruppo avesse bisogno di sentirsi dire che fosse forte e qualcuno doveva pur farlo. La continuità di risultati può agevolare il processo in tal senso.

Il passo successivo è quello di passare ai concetti secondari del match. Una buona prima mezz'ora degli azzurri aveva messo in luce l'intensità di gioco, il pressing alto, le occasioni create. Dall'altro lato però le occasioni sprecate e la mancanza di concretezza: di fatto solo 82esimo è arrivato il colpo del ko per un match che è rimasto aperto nel risultato per troppo tempo. Complimenti ad Ochoa, meno agli attaccanti azzurri talvolta troppo leziosi o altruisti, fatta eccezione per Raspadori ancora a segno.

I limiti della Salernitana non ci permettono di dare una valutazione decisa, netta alla prestazione odierna del Napoli che nel secondo tempo è apparso un po' svogliato, lasciando campo agli avversari che non si sono mai resi pericolosi. Un po' di noia in campo e nei commenti degli addetti ai lavori: oggi non si scrive sui cambi di Garcia (Kvara e Raspadori fuori a più di venti minuti dal 90esimo sullo 0-1) soltanto perchè il subentrante Elmas ha firmato il raddoppio.

Si vorrebbe una squadra più spietata, più spettacolare, più divertente. Inconsciamente, come lo era lo scorso anno. E così, con buona pace degli sforzi fatti per desistere, si finisce nell'interminabile giochino del paragone che ha avuto inizio nella prima giornata di campionato.

L'alternativa è la rassegnazione all'idea che il Napoli di Garcia questo è, e imparare a godere di vittorie non troppo esaltanti sul piano del gioco. Abituarsi anche al pensiero di fare punti con le piccole e soffrire talvolta inaspettatamente con squadre di media classifica. Rimodulare le papille gustative di chi era abituato a gusti e sapori decisi, non è mai un lavoro semplice. Forse impossibile.

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