Un endorsement è personale, e forse nemmeno ce lo meritavamo. Il Napoli non è un megafono elettorale

20.09.2020
11:10
Claudio Russo

il Napoli non è un megafono elettorale

"Cari Campani, il Napoli sostiene la candidatura di De Luca per il secondo quinquennio di presidenza della Campania. Oggi è l’unico politico che può risollevare le sorti della Regione a livello nazionale e internazionale. Non abbiate dubbi. E’ lui l’uomo migliore del momento"

Su questo tweet di Aurelio De Laurentiis ci sarebbe tanto da dire, innanzitutto per il timing errato: alle 12.30 gioca il Napoli, e dubitiamo fortemente che 'il Napoli' - inteso come Gattuso, Mertens, Insigne e resto della compagnia -, sostenga la candidatura in modo primario rispetto alle strategie offensive e difensive contro il Parma di Liverani.

De Luca è sostenuto da De Laurentiis, che del Napoli è presidente. Per interessi politici ed economici, perchè alla fine si riduce tutto ai soldi. Quelli per riammodernare il San Paolo in occasione delle Universiadi, ad esempio. Un restyling sostanzialmente a costo zero val bene un endorsement. A patto che sia personale, non a nome di un'intera società. Al netto del buon gusto, mancato in queste ultime settimane di botta e risposta di bassa lega tra lo stesso De Laurentiis e l'avversario designato di De Luca, Stefano Caldoro. Il Napoli - inteso come club nato nel 1926 - ne esce umiliato e alla stregua di megafono elettorale schierato per convenienza economica. Lettieri, De Magistris, De Luca. L'anno prossimo si terranno le elezioni comunali a Napoli, magari qualcun altro sarà 'l’uomo migliore del momento'. Al momento è De Luca, domani chissà.

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