Kvaratskhelia
Kvaratskhelia

Un leader che guadagna (quasi) meno di tutti: paradosso Napoli, il rinnovo di Kvaratskhelia deve essere la priorità

04.02.2024
18:45
Riccardo Catapano

Notizie Napoli calcio. Il Napoli batte per 2-1 il Verona al termine di una gara sofferta, che ha visto gli scaligeri passare in vantaggio per poi subire la rimonta della squadra di Mazzarri. Arriva così una vittoria pesante che porta la firma si un uomo su tutti: Khvicha Kvaratskhelia. Un autentico gioiello del giocatore georgiano regala tre punti pesantissimi per la corsa Champions League.

In un gioco offensivo che ancora fatica a decollare, la luce è accesa sempre da lui: dribbling, rigori procurati (e non dati), assist ed infine quell'arcobaleno che illumina un grigio pomeriggio allo stadio Maradona. Inutile nascondersi, Kvaratskhelia è la stella di questo Napoli: il faro offensivo, colui che prende il pallone nei momenti di difficoltà per provare a trovare la scintilla o l'invenzione per scuotere i compagni di squadra. L'eurogol contro il Verona è solo la riprova di quanto il "77" sia l'ago della bilancia nel bene e nel male.  

Kvaratskhelia, al netto della partenza di Osimhen in estate, deve essere la pietra su cui fondare la "rivoluzione" che ci si attende in vista della prossima stagione. Peccato, però, che ci sia un problema: l'MVP della stagione dello scudetto e miglior giovane della scorsa Champions League (ricordiamolo), guadagna "appena" 1,5 milioni ed è tra i meno pagati della rosa azzurra (meno di lui solo Cajuste, Ngonge, Natan, Juan Jesus, Ostigard, Mazzocchi e Gollini). Di certo non un valore reale rispetto a quanto il georgiano sia fondamentale per le sorti di questa squadra: si riparta da lui, lo si renda in tutto e per tutto il leader di questa squadra. Non può essere solo il rischio di mancate plusvalenze a far firmare accordi milionari (si, il riferimento è ad Osimhen), ma dovrebbe essere soprattutto la riconoscenza a farlo fare: questo ragazzo di appena 22 anni sta facendo di tutto per trascinare il Napoli fuori dai problemi che questa maledetta stagione ha portato.

Il ringraziamento migliore per lui (ed anche per chi teme di vederlo via da Napoli in estate), sarebbe quello di fargli firmare il prima possibile questo "benedetto" rinnovo: senza siparietti, senza frecciate a distanza o bracci di ferro. Un semplice firma (rispettando i paletti societari) per ripartire da chi, questo Napoli, lo sta tenendo a galla. 

  

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