Un obbligo e una trappola. Il Napoli è a un bivio

17.02.2020
18:30
Pasquale Cacciola

Classifica alla mano, l'Europa League ora è un obbligo. Primo motivo: provare a salvare in qualche modo una stagione comunque disastrosa e fallimentare. Secondo: assicurarsi un minimo di introiti internazionali. Non sarà certo la sorgente ormai irraggiungibile della Champions League, ma sarebbe comunque qualcosa. Ultimo ma non meno banale: non spezzare la striscia di presenze consecutive in Europa. Dieci, precisamente. Che per il blasone del club, né per frenare bruscamente il progetto, sarebbe il caso di non interromperla proprio adesso. 

Ce ne sarebbero tanti altri di motivi validi, ma ne bastano soprattutto questi. In attesa di Milan-Torino di stasera, solo Parma e Verona precedono il Napoli in classica. Azzurri a 33, ducali e veneti a 35. Potrebbero aggiungersi anche i rossoneri i caso di successo. Ma è chiaro che, con tutto il rispetto, non c'è paragone tra il Napoli e tutte le altre potenziali antagoniste. Né per qualità della rosa e né per lunghezza e completezza della stessa. Del resto, prima di sprofondare nel baratro più totale, era pur sempre una squadra allestito per il vertice. E oggi, senza incidenti di percorso e l'universo parallelo creatosi, il Napoli sarebbe in piena corsa scudetto con Juventus, Lazio e Inter per una sfida a quattro d'altri tempi. E' il bipolarismo del Napoli il vero anti-Napoli

Detto questo, c'è differenza fondamentale tra sesto e quinto posto. Quest'ultimo, oggi, significherebbe terzo turno preliminare. Quindi non una partita prima di approdare al girone, ma due. Iniziando prestissimo la stagione e sballando tutti gli schemi estivi. Il Torino, tanto per rendere l'idea, ha optato per una versione abbreviata del ritiro che è andato dall'8 al 18 giugno. Il tutto per arrivare prima a Torino-Debrecen e viceversa del 25 luglio e 1 agosto, poi la nuova full immersion con lo Shakhtyor dell'8 e 15 luglio. Il quinto posto, invece, porterebbe direttamente alla fase a gironi. Così come anche un'eventuale vittoria della Coppa Italia. A quel punto il Napoli potrebbe chiudere anche dal 6° posto in giù. Andrebbe comunque direttamente in Europa League

Il Napoli deve fare la corsa sulla Roma. Bisogna puntare una lupa in crisi più che al 6° posto senza reali padroni. E' sottile la linea tra l'obbligo e la trappola. Dopo una stagione tormentata, il Napoli ha maledettamente bisogno di ripartire con calma. C'è un'epurazione da attuare e una programmazione da concretizzare a fine stagione. Azzerare tutto, fermarsi e ripartire. E' una condizione inderogabile.

La via secondaria per l'Europa minore, invece, stravolgerebbe tutto complicando i piani. Gennaro Gattuso - o chi per lui siederà in panchina - dovrà lavorare serenamente quest'estate. Dopo lo stress di quest'annata, tutti hanno bisogno di frenare e riordinare le idee. Non smettere mai di correre, invece, rischierebbe di inceppare il tutto ancor di più. Rischierebbe di trascinare i fantasmi anche alla prossima stagione. Impensabile. 

di Pasquale Edivaldo Cacciola 

©RIPRODUZIONE RISERVATA 

Notizie Calcio Napoli