Un passo indietro per poi farne due in avanti...

19.07.2017
19:30
Fabio Cannavo

DIMARO-FOLGARIDA - Non è un problema tecnico, anzi. Forse si tratta di un qualcosa di più sottile, una sorta di timore. Sia Rafael Cabral che Luigi Sepe, rispettivamente secondo e terzo portiere del Napoli (Sarri li ha utilizzati così l'anno scorso), in questo ritiro dimostrano che di qualità ne hanno e come. In allenamento, che non prevede l'attenzione che dovrebbe esserci in un match ufficiale, rispondono alla grande agli ordini di Nenci e Nista, preparatori atletici. Sempre puntuali i loro interventi, niente paura. Paura che, invece, dimostrano quando si tratta di scendere in campo. Anche ieri, il portiere di Torre del Greco, nonostante il destro di Malcore si sia infilato nel sette, non è apparso pronto come invece dimostra di essere in allenamento. 

E' UN PROBLEMA - Mentale, solo mentale. Basterebbe una stagione da titolare, per entrambi, per tornare ad essere considerati dei veri e prorpi numeri uno. I loro entourage, però, al momento, sembrano preferire lo stipendio che percepiscono a Napoli anzichè ridursi l'ingaggio per cercare fortuna altrove. Di certo sarebbe un problema restare ai margini della squadra ancora per un anno. Complicherebbe ancor di più la loro situazione. Perchè non ripartire da piazze decisamente meno importanti per tornare alla ribalta? Al momento Sepe potrebbe anche prolungare il suo accordo con gli azzurri, come vi abbiamo raccontato giorni fa. Scelta poco condivisibile. Un passo indietro, per poi farne due avanti. Ripartire per tornare a contare. 

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