Un rischio internazionale...

08.06.2016
21:30
Redazione

Terreno impervio quello del calciomercato. Periodo buio in cui è difficile distinguere gli amici dai nemici. A ben vedere De Laurentiis tutto sembra tranne che uno sprovveduto, ma se c'è un rischio per questa sessione di mercato è rappresentato dalle competizioni internazionali. Mai vetrina calcistica fece aumentare i prezzi quanto Copa America ed Europei. Temporeggiare, in questi frangenti, può essere fatale. La differenza tra l'inizio e la fine della competizione si può tradurre in un aumento della richiesta economica (e non parliamo di noccioline). 

IL RISCHIO - Giuntoli sta provando a muoversi in anticipo, ma non basta. La probabilità che il cartellino di Herrera lieviti è più alta ad ogni gara del Messico. Di contro, però, c'è una forma di cautela che il Napoli sta osservando. Perchè se è vero che i club potrebbero aumentare le richieste, da non sottovalutare è il fattore infortuni. Ecco perchè in certi casi muoversi è sempre pericoloso. Acquisire i diritti di un giocatore oggi, potrebbe risultare un clamoroso flop, oltre che un danno in termini economici per il club. E non basterebbe una settimana per ascoltare le critiche che pioverebbero se un Herrera di turno venisse acquistato e s'infortunasse poi in Nazionale. 

COME MUOVERSI - C'è la volontà di tenere in caldo le trattative. E cioè di monitorare l'evolversi della competizione in cui gioca l'obiettivo di mercato, da un lato sperando paradossalmente che non eccella, e dall'altro toccando ferro contro possibili infortuni. Sembra banale a dirsi, ma in certi casi le società hanno le mani legate. 

Laddove, però, si naviga nel dubbio è buon senso affidarsi a quelle poche certezze che si hanno. Ecco che avere un binario preciso da seguire sul dove, quando e in che modo rinforzare questa rosa può essere un'ottima base di partenza. Perchè gridare al mondo intero che bisogna comprare è cosa da mercato. Meglio farlo in modo mirato. Inutile acquistarne dieci, magari due o tre, ma nei ruoli giusti. Meglio ancora se su consiglio di Sarri evitando gli spiacevoli "Non conosco Chiriches" dell'anno scorso. In una sola parola: crescere, anche sul profilo mercato. 

@riproduzioneriservata

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