60 VOLTE TROISI - ESCLUSIVA , Anna Pavignano: "Lui, mai meschino nè banale. Per il suo compleanno amava..."

Anna Pavignano, una Donna con la D maiuscola, una signora nel vero senso della parola, un'artista raffinata, elegante e poliedrica: autrice, sceneggiatrice, scrittrice di successo e madre, che è l'arte più difficile da imparare. Cortese, garbata, gentile come solo i grandi sanno essere. E' stato un onore chiacchiarare con Lei  ricordardando Massimo Troisi di cui è stata compagna e co-autrice di quasi tutti i film.  

Oggi Massimo Troisi compie 60 anni e Lei lo conosce benissimo. Anna, cosa pensa Massimo dei compleanni?
"Di quelli degli altri preferiva non sapere la data, perché così non era obbligato a ricordarsela e ad uscire di casa per comprare il regalo. Per i regali dei compleanni ‘inevitabili’, mandava Gaetano (amico del cuore) a comprare il regalo. Per il suo compleanno amava invece immensamente i regali e gli auguri!".

Consapevoli della sua riservatezza, ci manterremo nei limiti del consentito: ama più le torte, i dolci, o nessuna delle due cose?
"E’ una domanda troppo riservata, non posso rispondere! Amava la pasta con il sugo e le polpettine piiiiiiiccole! Come le sapevano fare solo le sue sorelle. Però gli piacevano la pastiera, gli struffoli. Strano, eh? O la domanda è riferita a me? Non amo molto i dolci, nemmeno io. Ho assaggiato la pastiera per la prima volta a ventidue anni, quando ho conosciuto lui. Buona".

Massimo da giovane ha amato il calcio giocato. L'attore Gianfranco Gallo ci ha raccontato un aneddoto meraviglioso e mai raccontato prima di una partita giocata a Portici con suo padre, l'artista Nunzio. Lei ne ha qualcuno?
"Aneddoti no. So che avrebbe volentieri scambiato la sua vita da attore, regista e intellettuale con una vita da calciatore. Forse calciatore e intellettuale. Questo gli sarebbe piaciuto".

Cos'è la vita per Anna Pavignano?
"Un percorso in cui s’impara molto, ma non abbastanza. Un’autostrada in cui si vedono gli svincoli solo dopo che sono stati superati? Una via da percorrere senza indugi sapendo che il tempo scade troppo presto?"

"C'è una domanda che non ti hanno mai fatto?". "Si, non mi hanno mai chiesto cosa penso della Svizzera". "Ti piacerebbe che te lo chiedessero?". "No". C'è una cosa mai detta su Massimo che sarebbe il caso di far sapere a tutti gli innamorati persi della sua umanità?
"Che pur avendo fatto errori, come tutti nella vita, non è mai stato meschino né banale".

Per alcuni Massimo è più un filosofo che un attore, regista e autore sic et simpliciter. "Da domani mi alzo tardi" è la storia che tutti sogniamo. Dov'è ora, quale film sta preparando Troisi?
"Credo che sia finalmente libero di fare solo ciò che ‘tiene genio’ di fare. Non credo sia un film…"

Evitando le banalità (che lui non sopportava), c'è una frase che avrebbe apprezzato quale augurio sincero per lo scorrere del tempo?
"Non ha mai fatto i conti con il tempo. Non ne ha avuto…il tempo". 

Cos'è il tempo per Anna Pavignano?
"Una cosa con cui fortunatamente faccio i conti".

I suoi progetti futuri: libri o film?
"E’ uscito un libro in questi giorni: s’intitola “Tutto quello che vorrei”. E’ un libro per ragazzi (dai 14 ai 18). Parla d’amore, di diversità, di scoperta della vita. E anche un libro per adulti che vogliono sapere come i giovani vedono ‘i vecchi’. Senza offendersi, però…"

Se Massimo fosse un libro, quale sarebbe?
"Oblomov, sicuramente. L’uomo che trascorreva la sua vita a letto. Ma anche “Il postino di Neruda”, personaggio in cui si è identificato in quanto persona con umili origini, ma con grandi aspirazioni e talento". 

Qual è il film realizzato in carriera che meglio lo rappresenta al di là delle immense capacità di attore? Lei a quale è più affezionato?
"Tutti i suoi film lo rappresentano, perché ognuno è un piccolo passo nella sua evoluzione. “Il Postino” è un film assoluto. Un punto di arrivo e di partenza insieme". 

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