Argentinos Juniors a Poggiomarino, è realtà. Cruz: "Diego è il calcio, l'ho incontrato due volte: ci lasciò senza parole ma gli strappai un sorriso" | VIDEO CN24

25.11.2022
20:30
Ciro Novellino

Ultime calcio Napoli Argentinos Juniors a Poggiomarino, Cruz ci spiega il suo progetto

L'Argentinos Juniors arriva a Napoli per il progetto in memoria di Diego Armando Maradona. L’accordo è ufficiale, l’A.A. Argentinos Juniors ha il suo progetto a Napoli e, precisamente a Poggiomarino, sarà il primo club argentino ad essere rappresentato in Italia. Ad annunciarlo è Cesar Normando Cruz, gaucho argentino arrivato a Napoli per mano di José Alberti e residente da molti anni in Italia. Lo slogan “Una mente sana in un corpo sano” e “La palla non si macchia“. Il progetto va oltre il calcio, non è un Progetto per la costituzione di un Club ne tantomeno per la realizzazione di una Scuola Calcio, il progetto è rivolto ad allenatori, istruttori, educatori, giovani, bambini e appassionati di calcio con una direzione ben precisa: essere un contenitore di servizi ed esperienze a sostegno di Centri Educativi Scolastici, Attività Sportive, Scuole Calcio già presenti sul territorio. Le basi del Progetto, che partirà per dicembre 2022, hanno già iniziato a crearsi. E’ storia di questi giorni l’incontro ufficiale, nella città di Poggiomarino, tra Cesar Normando Cruz Referente del Progetto, Francesco Parisi Presidente del Consiglio e Maria Carillo Consigliere Sportivo del Comune di Poggiomarino, per far conoscere e condividere il Progetto con le autorità del territorio, tenendo conto dell’importanza a livello locale, regionale e internazionale. Cesar Normando Cruz, ex calciatore, è stato raggiunto, in esclusiva da CalcioNapoli24:

Cruz sul progetto Argentinos Juniors a Poggiomarino

“Arrivo a Napoli, nel 1986, grazie a Josè Alberti al quale sono molto legato dal punto professionale e umano. Diego Armando Maradona? Ricordo quando l'ho incontrato in una gara amichevole giocata nel 1986 allo stadio San Paolo tra Unicef e Football 2000. L'ho conosciuto personalmente e non è stata quella la prima volta: infatti, ero al San Lorenzo e giocavo nella primavera quando la Nazionale che si stava preparando al Mondiale del 1986 e decise di giocare contro di noi. Venne con il nostro mister nello spogliatoio e ci parlò, lasciando in noi un segno indelebile. Si presentò, ci salutò e si complimentò per come avevamo giocato. Ricordo che al San Paolo, giocando con la palla, la bloccai sulla testa e ricordo anche che lui rideva divertito. Bruscolotti, invece, non si divertì molto, infatti, mi fece fallo (ride, ndr).

Oggi due anni scomparsa? Per tutti gli amanti del calcio, questo è un momento triste perchè si ricorda la sua scomparsa. Mi è rimasta impressa la sua umanità e la sua personalità. Una grande carriera calcistica che resterà nella storia del calcio. In Argentina è il simbolo di ogni sportivo, ha lasciato un grande segno nella vita di tutti.

Come nasce l'idea del progetto? Ho la residenza a Poggiomarino da tanti anni, dove vivo con la mia famiglia. Mi sono addentrato molto nella città a livello professionale. Vengo dalla scuola di Maradona, quando ero piccolo facevo la stessa tecnica individuale. Da qui è nato il progetto 'Pibe Diez' che prevede un prima, la sua infanzia all'Argentinos Juniors, e un dopo, il suo arrivo a Napoli e i successi. Due anni fa, in Argentina, ho conosciuto persone dell'Argentinos Juniors che mi hanno dato questa opportunità. Vorrei che i napoletani conoscessero l'identità del club e l'infanzia di Diego nonché la metodologia di lavoro nel settore giovanile e degli allenatori. Ci lavoriamo da 6 mesi e ormai è tutto pronto. Non è un progetto di scuola calcio ma la volontà di far conoscere l'identità del club a 360°”.

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