Commissione medica FIGC, Della Frera a CN24: "Campagna vaccinale con aiuto dalla Serie A? Siamo a disposizione! Sul passaporto vaccinale per riaprire gli stadi..."

08.03.2021
13:40
Redazione

Il Professor Walter Della Frera, membro della Commissione Medica della Figc, è intervenuto in diretta ai nostri microfoni durante ‘Calcio Napoli 24 Live’ trasmissione in onda su CalcioNapoli24 TV (296 Digitale Terrestre) per parlare delle ultime notizie sul Napoli. Ecco quanto evidenziato da CN24:

“Campagna vaccinale con aiuto dalla Serie A? Abbiamo sollecitato e siamo d’accordo con Gravina affinché il mondo del calcio possa svolgere un servizio utile, avendo strutture e personale nonché attrezzature a cui potersi appoggiare. Noi ci siamo, vedremo quali saranno i dettagli che ci saranno richiesti dal Governo, dal CTS o dalle ASL: organizziamoci e vediamo come fare, era importante mandare un messaggio ovvero che il mondo del calcio c’è per aiutare il sociale.

Club già a disposizione? La proposta è del presidente della FIGC Gravina, credo abbia già sondato la disponibilità dei club. Senz’altro avranno sentito tutti, non credo potesse sbilanciarsi e poi sentirsi dire dai club che erano indisponibili.

I calciatori non vogliono avere una corsia preferenziale per i vaccini, rispetteranno le priorità e non ci saranno scorciatoie.

Ipotesi playoff in caso di problemi con il Covid? Le varianti causano maggiore infettività, sui cluster abbiamo avuto episodi in tutte le leghe con 8-10 calciatori in una sola squadra: il protocollo ha resistito, la preoccupazione c’è sempre ma la paura di dover sospendere i tornei non c’è ancora.

Passaporto vaccinale per riaprire gli stadi? Non dipende da noi, Gravina da sempre ha chiesto la possibilità di aperture parziali ma la problematica non è all’interno bensì agli assembramenti per entrare nelle strutture. In questo momento col rischio di zona rossa bisogna essere prudenti. Pero il fatto che i vaccinati possano essere i primi ad entrare negli stadi potrebbe essere un messaggio importante: prima di un paio di mesi non se ne parlerà”

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