ESCLUSIVA - Benitez, l'agente: "Se prolunga col Napoli porterà il terzo scudetto! I retroscena della firma, ha rifiutato il Psg. Convinto dall'entusiasmo del progetto, se De Laurentiis mantiene le promesse..."

10.03.2014
08:00
Redazione CalcioNapoli24

Da Carlos Aguilera a Rafa Benitez. Nel mezzo ventisette anni di gloria, soddisfazioni e intuizioni geniali: Manuel Garcia Quilon. Per gli amici Manolo, per gli addetti ai lavori spagnoli il guru degli agenti. "Quando cominciai eravamo appena in quattro a fare questo mestiere e tra di noi c'era molta competitività.  Di questi nessuno svolge più questo lavoro mentre solo io ho continuato. Ormai sono tre generazioni calcistiche che pratico questo mestiere al massimo livello".  Quartier generale nel cuore di Madrid, collaboratori storici. Nella sua scuderia giocatori d'elite, campioni del mondo come Arbeloa, Reina e Albiol. Ma non solo. Anche tecnici che hanno segnato l'ultima generazione iberica: Benitez, Quique Sanchez Flores e Manzano. "Preferisco rappresentare pochi giocatori, ma buoni. Non interessa la quantità di giocatori che rappresenti ma la qualità di come svolgi il ruolo d'agente. Se una persona può sopportare 100 kg di peso, se gli metti addosso 200 Kg, non riuscirà a sopportare il carico. Se un agente riesce a gestire 25-30 giocatori e invece ne prende a carico 50-100 sono sicuro che non svolgerà bene il suo lavoro". Se c'è una cosa che abbiamo imparato da questo intenso reportage è l'atteggiamento dei nostri interlocutori, quasi sempre lo stesso. Diffidenza iniziale, apertura graduale e infine massima sincerità mischiata ad una romantica malinconia ed un profondo e sentito orgoglio. CalcioNapoli24.it vi propone uno stralcio di una lunga intervista realizzata all'agente dell'allenatore del Napoli nell'ambito dello speciale 'Rafa, le origini di un mito" che potrete leggere in varie puntate sul nostro portale. Tra retroscena, bilancio provvisorio e obiettivi Quilon apre il cuore ai tifosi partenopei svelando il futuro del suo assistito. "Il mio obiettivo nella vita è quello di svolgere al meglio il mio lavoro in relazione ai rapporti che ho con i giocatori e gli allenatori che rappresento".

Come è nata la trattativa col Napoli? Ci sveli qualche retroscena...
"Credo che il Presidente De Laurentiis abbia avuto una grande intuizione sportiva, perchè non è per niente facile fare con il Napoli meglio di quanto abbia fatto Mazzarri la scorsa stagione. Scegliere un allenatore che mantenga le aspettative createsi in passato e che continui lo sviluppo costante della squadra non è facile. Per questo il Presidente ha capito che una grande auto ha bisogno di un grande pilota e il miglior pilota non poteva essere che Rafa Benitez, attualmente uno dei migliori cinque allenatori al mondo. De Laurentiis era molto deciso a mettere sotto contratto Rafa e fu molto rapido nell'agire in questo senso e concluse rapidamente la trattativa. Parlò chiaramente con Rafa e lo convinse a firmare battendo la concorrenza di altre grandi squadre tra cui il PSG che voleva a tutti i costi Benitez sulla propria panchina. Proprio a questo proposito vi racconto un retroscena: pochi giorni dopo la stretta di mano a Londra tra Rafa e De Laurentiis, mi arrivò la chiamata di Leonardo, intenzionato a portarlo a Parigi a tutti i costi. L'ex dg del PSG mi chiese, inoltre, se c'erano ancora i margini per intavolare una trattativa o se fosse tutto fatto.Gli risposi che la parola di Rafa vale più di una firma. Una settimana dopo ufficializzarono Blanc e Cavani. Se il Napoli avesse tardato anche solo 10 giorni, non staremmo qui a parlare".

Decisiva la volontà del presidente...
"Ripeto, De Laurentiis fu molto rapido, chiaro e deciso. Tutto ciò fu molto importante ai fini della trattativa. Chi troppo dubita difficilmente porta al termine i suoi obiettivi. E' come se un centravanti arrivasse a pochi metri dalla porta e si bloccasse al momento di calciare in porta dando modo al difensore di intervenire e strappargli il pallone"

In che modo è riuscito a convincere Rafa?
"Sono stati vari i motivi che hanno convinto Rafa ad accettare la proposta del Napoli: una squadra che vuole crescere, un Presidente che in un colloquio personale gli trasmise tanto entusiasmo, tanta voglia di migliorare e la promessa che se anche fosse partito un grande giocatore, sarebbe stato sostituito da uno di pari li vello se non superiore. Infatti, ceduto Cavani, arrivò Higuain e la squadra non perse in competività. Benitez, di fronte all'entusiasmo del presidente, alla voglia di fare le cose in grande e con i mezzi adatti, decise di accettare nonostante la squadra non sia attualmente, inutile dire il contrario, in grado di competere con le grandi d'Europa. Inutile pensare di poter competere al cospetto di squadre come il Real Madrid, Barcellona, Manchester City e PSG che hanno risorse economiche nettamente superiori a quelle del Napoli. Tutto ciò, però a Rafa non lo spaventa. E' cosciente del fatto che è alla guida di una squadra che ha bisogno di tre o quattro anni di crescita per diventare estremamente competitiva perchè l'economia impresariale non permette che in un solo anno si possano comprare 10 giocatori di alto livello per costruire una squadra da subito in grado di lottare con i top club europei. Se invece si pensa a comprare 2 top player all'anno per 3 o 4 anni, come al Liverpool, si arriverà a comporre una grandissima squadra. Il Liverpool del quinto anno di Rafa, infatti, arrivò secondo in Premier a soli due punti dalla capolista collezionando 87 punti con solo 2 sconfitte ed espugnando sia il campo del Manchester United e del Chelsea. In 5 anni al Liverpool arrivò ben 4 anni alla semifinale di Champions senza avere il potere economico di Real e Barcellona. Però, se analizziamo la crescita del Liverpool nel periodo di Rafa, possiamo notare che nella sua quinta stagione aveva in rosa giocatori come Reina, Torres, Mascherano, Luis Garcia, Xavi Alonso e Arbeloa. Tutti giocatori di livello internazionale, perni delle rispettive nazionali e che con Rafa vennero ceduti a cifre esorbitanti rispetto al loro valore d'acquisto. Arbeloa fu acquistato per soli 2,5 milioni e che arrivò a diventare Campione d' Europa e del Mondo. Xabi Alonso costò 14 mln e fu acquistato dal Real per 34 mln. Mascherano arrivò per 20 mln e fu ceduto per più di 30 Mln. Torres fu acquistato per 30 e il Chelsea lo comprò per 60 mln".

Un bilancio sul primo anno in azzurro...
"Ai tifosi del Napoli possiamo assicurare che Benitez sta lavorando molto intensamente per arrivare agli obiettivi prefissati. Quest'anno la Juventus sta facendo un campionato incredibile e anche la Roma sta andando fortissimo aiutata dal fatto che non è impegnata in altre competizioni. Il Napoli è in corsa in più competizioni e ha avuto la sfortuna di perdere due giocatori importanti per in fortunio come Mesto e Zuniga che sono indisponibili praticamente da inizio stagione. Anche Hamsik e Behrami sono stati fermi ai box per parecchio tempo. Nonostante ciò Rafa è in corsa su tutti i fronti e sono sicuro che se il Presidente continua, con il suo entusiasmo, a progettare una squadra migliore da offrire al suo allenatore, vi assicuro che Rafa non si tirerà indietro perchè è un allenatore coraggioso che raggiunge sempre i suoi obiettivi. Gli azzurri hanno conquistato la finale di Coppa Italia e gli ottavi di Europa League. Sono convinto che se De Laurentiis mantiene le sue promesse sia dal lato degli impianti tecnici da migliorare che dal punto di vista medico per il recupero dei giocatori e se ovviamente si impegnerà ad offrirgli una rosa sempre più competitiva, Rafa non si spaventerà".

Lo scudetto e la 'B' vincente. Bianchi, Bigon e ... Benitez. . Sarà il terzo tecnico tricolore?
"Sono convinto che se Rafa prolunga il suo contratto, porterà il terzo scudetto al Napoli".

Bilancio provvisorio, vetta lontana ma secondo posto alla portata...

"Credo sia molto difficile riacciuffare la Juventus quest'anno, ma sono sicuro che il Napoli farà un grande campionato fino alla fine. Credo che abbiano influito molto gli infortuni su i risultati della squadra. Le assenze di Mesto, Zuniga e Hamsik purtroppo sono state determinanti in questo senso. Avere a disposizioni ricambi del genere avrebbe fatto si che il Napoli avesse almeno sei punti in più".

E' rimasto piacevolmente sorpreso da qualche azzurro?

"Mi ha stupito molto il rendimento di Mesto. Maggio è un ottimo giocatore, Behrami ha una grande grinta. Anche Dzemaili e Insigne mi hanno stupito. Tutti i ragazzi che sono rimasti rispetto all'anno scorso sono veramente dei grandi professionisti".

Colpo Higuain, il suo parere da agente Fifa

"Secondo Rafa gli unici calciatori in grado di non far rimpiangere Cavani erano Higuain e Luis Suarez. El Pipita è uno straordinario campione ed è un ragazzo molto umile e serio nonostante sia ancora molto giovane e già abbia vinto tanto con il Real Madrid. Io ritengo che sia Higuain che Luis Suarez sono attaccante allo stesso livello di Cavani, sia pure con diverse caratteristiche. Personalmente sono molto felice ed orgoglioso che il Napoli sia riuscito a prendere un grande ampione come Gonzalo Higuain"

In questi primi mesi di rapporto professionale col Napoli, sia il club che Rafa, le hanno mai chiesto consigli su un bomber?

"Si. E' capitato lo scorso gennaio. Avevo segnalato l'attaccante greco Mitroglou finito poi al Fulham per 15 mln. Avevo chiesto informazioni all'attuale allenatore dell'Olympiakos, l'indimenticato centrocampista del Real, Michel. Oltre ad essere il rappresentate di suo figlio, Adrian Gonzalez, è una persona a cui sono legato. Me ne parlò in termini molto positivi elogiandone le caratteristiche fisiche oltre che il suo grandissimo fiuto del gol".

Tre campioni che lasciano il Real Madrid per trasferirsi al Napoli. E' un dato storico...

"A tutti i calciatori costa tantissimo lasciare una squadra come il Real Madrid che è una delle migliori tre squadre al mondo. Se alcuni giocatori l'hanno fatto per arrivare al Napoli, sono convinto che sia stato perchè sapevano di trovare li Rafa Benitez. Già conoscevano Rafa come allenatore, come professionista e sapevano che con il suo aiuto si può migliorare tanto. Callejon è l'esempio lampante di ciò. Josè ha già segnato 14 gol giocando sulla fascia senza calciare rigori o punizioni. Quanti giocatori in Europa vantano certe statistiche? Ma la cosa da evidenziare è l'impegno che mette per la squadra e per questo club. Per questo credo che oltre al fascino del Napoli e alla bravura di De Laurentiis, Chiavelli e Bigon, il motivo dell'arrivo questi grandi giocatori è dovuto anche alla presenza di Rafa Benitez che ha fatto da tramite nelle trattative".

Il San Paolo e i tifosi del Napoli. Il suo pensiero...

"Voglio ringraziare tutti i tifosi del Napoli per tutti gli sforzi che fanno per non far mancare il loro supporto alla squadra, a Rafa e alla società. Una squadra senza l'appoggio di una grande tifoseria, non sarà mai una grande squadra. Napoli ha una splendida tifoseria. Il San Paolo mi ricorda molto el Vicente Calderon che è lo stadio dell'Atletico Madrid, squadra per cui faccio il tifo. Sono tifoserie molto coinvolte nelle sorti della squadra e che non fanno mancare il loro supporto. Ripeto, un club non diventerà mai importante senza una grande tifoseria alle sue spalle".

Napoli ancora in lotta in tutte le competizioni. Qual è la sua sensazione, si sta aprendo un ciclo vincente?

"Ai tifosi del Napoli possiamo assicurare che Benitez sta lavorando molto intensamente per arrivare agli obiettivi prefissi. Quest'anno la Juventus sta facendo un campionato incredibile e anche la Roma sta andando fortissimo aiutata dal fatto che non è impegnata in altre competizioni. Il Napoli è in corsa in più competizioni e ha avuto la sfortuna di perdere due giocatori importanti per in fortunio come Mesto e Zuniga che sono indisponibili praticamente da inizio stagione. Anche Hamsik e Behrami sono stati fermi ai box per parecchio tempo. Nonostante ciò Rafa è in corsa su tutti i fronti e sono sicuro che se il Presidente continua con il suo entusiasmo a progettare una squadra migliore da offrire al suo allenatore, vi assicuro che Rafa non si tirerà indietro perchè è un allenatore coraggioso che raggiunge sempre i suoi obiettivi. Gli azzurri hanno conquistato la finale di Coppa Italia e gli ottavi di Europa League. Sono convinto che se De Laurentiis mantiene le sue promesse tanto dal lato degli impianti tecnici da migliorare e se ovviamente si impegnerà ad offrirgli una rosa sempre più competitiva, Rafa non si spaventerà".

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Fonte : Alessandro Marrazzo
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