Daino a CN24: "Balotelli, che affare sarebbe per Bigon! Mazzarri? Ulivieri non gli diede spazio. Benitez? E' Sarri il profilo giusto per gli azzurri, ma Mihajlovic..."

02.04.2015
20:00
Marco Galiero

di Marco Galiero
Twitter: @GalieroM

Era il Napoli di Ulivieri, stagione '98-'99, la serie B non era un campionato facile da affrontare. Il vice-allenatore era Walter Mazzarri, in formazione c'erano Taglialtela, Schwoch, Bellucci, tanti nomi che poi sono rimasti nel cuore dei tifosi azzurri. Anche Daniele Daino prese parte al progetto di quel Napoli, un grande terzino proveniente dalle giovanili del Milan e che si trasferì all'ombra del Vesuvio appena due anni dopo l'esordio con la maglia rossonera. Un giovane molto promettente, Daino, fu chiamato in Nazionale all'età di 15 anni. Adesso, grazie ad un bagaglio enorme di esperienza maturata negli anni, l'ex terzino del Napoli è diventato un ottimo talent scout. La nostra redazione l'ha contattato in esclusiva per un approfondimento sugli anni passati a Napoli e sull'attuale situazione del club azzurro:

Quando c'eri tu nel Napoli, nel 1999, Mazzarri faceva il vice-allenatore di Ulivieri. Che tipo era? "I secondi di Ulivieri avevano poco spazio. Era nient'altro che una figura carismatica all'interno dello spogliatoio. All'epoca stava soltanto imparando. Era al fianco di Ulivieri per imparare ed è proprio grazie a lui che Mazzarri ha avuto un certo successo nella sua carriera da allenatore".

Benitez ha dato tanto a questa squadra, ma ancora non rende chiare le sue intenzioni per il futuro... - "Ha cambiato il volto della squadra, anche se solo in Europa: lo si nota nei match d'Europa League in cui gli azzurri scendono in campo molto più affiatati. Il mister dice sempre che il turn-over è una scelta obbligata, ma questa filosofia non rende in serie A. Ha fatto un buon lavoro, ma anche lui, come Mazzarri, non è riuscito a portare il Napoli a certi livelli. E' un buon allenatore, ma ha fatto il suo tempo col Napoli. Sarri sarebbe il profilo perfetto per il Napoli perchè da molta importanza ai giovani. Questo allenatore porterebbe con sè anche alcuni fedelissimi come Valdifiori e Rugani che seguirebbero l'allenatore ovunque. Tuttavia, quando alleni una squadra importante come il Napoli, devi anche avere un certo carisma e garantire determinati risultati: uno come Mihajlovic, ad esempio, riuscirebbe a raggiungere qualunque obiettivo con il Napoli".

Sei un ex terzino, chi meglio di te può analizzare la situazione del Napoli per quanto riguarda gli esterni? "Strinic mi è piaciuto molto, fa molto bene il suo ruolo sia in difesa che in attacco. A destra ci sono più problemi. Mi piaceva molto Zuniga, ma a causa dell'infortunio si è un po' perso. Maggio non rende più come una volta perchè Benitez l'ha penalizzato: è un giocatore che non sta bene in una difesa a cinque, preferisce un modulo con cinque difensori".

Uno sguardo al mercato, chi sarebbe il sostituo perfetto di Maggio? "Darmian: lo prenderei immediatamente. In termini d'ingaggio è alla portata del club e il Torino non chiede molto per il cartellino".

A Cairo piace molto Zapata, lo cederesti per avere Darmian in cambio? "Duvan è un giocatore completo sotto ogni aspetto. Se avesse più spazio diventerebbe fortissimo in poco tempo. Se dovesse andar via Higuain, punterei tutto su Zapata".

Punteresti tutto su Zapata, quindi nessun rinforzo in attacco anche se dovesse andar via il Pipita?  "Sostituire un giocatore come lui sarebbe difficilissimo. Tuttavia, ho come l'impressione che Balotelli possa essere il nome giusto per il Napoli. Pensandoci bene, sua figlia vive a Napoli e sarebbe un'ottima occasione per vederla più spesso. Poi, è un giocatore che ha bisogno di essere rilanciato. Se si riuscisse a trovare un accordo col Liverpool, magari una formula di prestito con diritto di riscatto, la trattativa sarebbe fattibile. Purtroppo, il suo è un ingaggio abbastanza elevato, ma molti giocatori l'hanno abbassato senza indugio per dare una svolta alla propria carriera in momenti non felici. Il Napoli gli darebbe un'opportunità enorme, considerando soprattutto l'amore e l'affetto dei tifosi. E' una scommessa che io farei ad occhi chiusi. Non ci sarebbe da preoccuparsi neanche per il suo comportamente un po' fuori dalle righe, a Napoli farebbe il bravo perchè si tratta di una piazza in cui non ti puoi permettere di fare il cretino: i tifosi sarebbero capaci di aspettarti fuori dallo stadio. Posso affermarlo perchè anch'io ho giocato al San Paolo. I napoletani sono calorosi, ma esigono serietà e rispetto per la maglia.  Fossi in Bigon, andrei a prendere Balotelli immediatamente".

Calléjon non è più lo stesso, perchè?  "Ha espresso il massimo. Ha già fatto tutto ciò che poteva fare. Non si può pretendere da Calléjon più di quanto ha fatto. Da quando è arrivata la convocazione in Nazionale son venuti fuori i limiti del calciatore. Bisogna dare i meriti a Benitez per averlo sfruttato al meglio. Non lo venderei, perchè è tuttavia un ottimo calciatore".

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