ESCLUSIVA – Juve Stabia, il dg Filippi su Pavoletti: “Leonardo è l'esempio per i giovani che vogliono arrivare in alto. Juve Stabia? Fu una scelta saggia per lui"

26.12.2016
18:30
Ciro Novellino

di Ciro Novellino

Lo si attende soltanto a Castel Volturno, dopo aver sostenuto le visite mediche. Sarà il nuovo attaccante del Napoli Leonardo Pavoletti, ma la sua prima esperienza campana fu alla Juve Stabia. La redazione di CalcioNapoli24 ha raggiunto in esclusiva, Clemente Filippi, oggi dg delle Vespe, per parlare di lui: “Facemmo una gara amichevole, durante il ritiro. Ci teneva a giocare quella gara visto che era praticamente a casa. Noi giocammo una grande gara, eravamo in vantaggio di due gol con due gol di Tarantino. Fece una grandissima gara, ma poi si fece male. Questo problema l'ha condizionato nel prosieguo della stagione. Sempre con il sorriso sulle labbra, molto umile, forse troppo. Avevamo un progetto importante e fu vittorioso. C'era Corona, c'era Mbakogu, ma forse non essendosi integrato bene, fummo costretti a separarci. Non riusciva a trovare lo spazio che meritava e decise di andare via. Aveva 22 anni, veniva già da qualche campionato al Nord, forse la nostra è stata l'unica al sud. I toscani si ambientano bene al sud e a Napoli, ma quando si è giovani e attaccanti, bisogna avere la pazienza di aspettare, sia per la società che per i calciatori stessi. Aveva potenzialità fisiche già importanti, poi con il tempo è migliorato. Fece sei mesi a Cuneo e andò a Lanciano dove vinse. Il Sassuolo credeva molto in lui e lo dava in prestito per farlo crescere. Non sentiva la pressione per me, forse doveva solo aspettare il suo momento”.

C'è un episodio famoso, tutti ne parlano. Ma è vero che ha rifiutato di scendere in campo?

“Non so se si sia trattato di rifiuto. La verità la conosce solo Braglia. Noi venivamo da due sconfitte consecutive, avevamo perso a Cosenza e in casa con il Foligno. Dovevamo andare a Barletta, c'era un ballottaggio, Braglia aveva intenzione di farlo giocare, però Leonardo forse non si sentiva pronto ed era più giusto che giocasse Corona. Sono cose tramandate, non penso che si sia rifiutato di giocare”.

Ora giocherà la Champions al Napoli

“Al momento non ha ancora debuttato, aspettiamo che arrivi. E' sempre migliorato sul campo e ha vinto campionati. Era giovane, si notavano delle qualità. Ha avuto la tenacia di non mollare mai, ha avuto la forza di crederci: questa cosa può essere uno spot per i più giovani. Una trafila lunga, adesso ha quasi 29 anni e arriva in una grande squadra. Quando uno dice mai dire mai, è il caso di dirlo per lui. E' rimasto umile, ci siamo ritrovati sui campi. Ha un buon ricordo di noi e quando venivano fuori cose 'strane' su di lui, noi abbiamo solo sorriso”.

Lo aspettate al Menti?

“Un bravissimo ragazzo, che più che essere taciturno, rispondeva sempre a tutti con un sorriso. Per lui è stato giusto cambiare aria, magari questo gli ha permesso di diventare quello che oggi è Certo, lo aspettiamo volentieri, avremo modo di riabbracciarlo. Io ero team manager allora e addetto stampa, è un ragazzo dai valori puri”.

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