ESCLUSIVA - Scarlato: "Le cene a base di pesce alla Terrazza Calabritto e l'uovo di cioccolato gigante che mi regalò Ferlaino, di Napoli ho un ricordo meraviglioso! Potevo andare al Chelsea, mi piacerebbe allenare la Primavera azzurra"

16.12.2016
19:30
Marco Galiero

Ne è passato di tempo dal 1996, anno in cui Gennaro Scarlato faceva il suo esordio con la maglia del Napoli. Il prestito al Vicenza nel '99, poi il passaggio al Torino nel 2000. Proprio in vista del prossimo match contro i granata, la nostra redazione ha contattato l'ex capitano in esclusiva per i lettori di CalcioNapoli24: 


Di tempo ne è passato, ma è vero che Napoli è una piazza che rimane nel cuore? "Sì, verissimo. Di quegli anni ho un bellissimo ricordo. Ero un po' amico di tutti, mi piaceva frequentare i miei compagni anche fuori dal campo. Con Calaiò e Mora avevo un ottimo rapporto, erano persone stupende. Spesso ci organizzavamo per andare a cena fuori con le nostre famiglie. Ero un tipo abbastanza abitudinario, mi piaceva andare alla 'Terrazza Calabritto', un posto incantevole dove si mangiava un pesce straordinario. Di pizze ne ho mangiate poche, invece, ero molto attento alla linea".

Com'era il rapporto con Ferlaino? "Ricordo che era solito fare regali ai calciatori. A Pasqua ci regalò un uovo gigante, qualcosa come 7-8 kg di cioccolato. E poi, due medaglie d'oro che conservo tutt'ora gelosamente: una ce la regalò per una vittoria contro l'Inter nel '97, l'altra sempre nel '97 ma per una vittoria col Parma. Ho un ricordo meraviglioso di Ferlaino, un presidente di buon cuore che sapeva farsi amare".

Capitano del Napoli nel 2004... - Capitano si nasce, non si diventa. Devi essere leader, protagonista in campo e negli spogliatoi. Sai bene che tutti i riflettori sono puntati su di te e devi stare attento. Io fui nominato capitano dal gruppo, un grande riconoscimento per me. Hamsik sta coprendo bene il ruolo di capitano: adesso è evidente che si sia prefissato l'obiettivo di diventare il giocatore con più presenze in maglia azzurra. E' questo che vuole, sono sicuro".

Adesso alleni i ragazzini della 'Sport Village', perchè di tanto in tanto non vieni a vedere la Primavera del Napoli? "In verità non vorrei solo vederla, mi piacerebbe proprio allenarla. Ma penso che questo possa essere un traguardo importante per tutti".

Ci racconti di quel passaggio mancato al Chelsea? "Erano i primi anni della sentenza Bosman, io e Gattuso fummo i primi a beneficiarne. Andai in Inghilterra, feci tre giorni d'allenamento e poi rimasi tre giorni in albergo. La dirigenza del Chelsea mi voleva trattenere, tant'è che mi ricontattarono anche l'anno seguente ma all'epoca avevo un contratto col Napoli che mi vietò qualsiasi trattativa. Un po' rimpiango di non aver scelto di rimanere in Inghilterra, forse avrei avuto l'opportunità di fare qualcosa di importante. In quegli anni, però, volevo far bene a Napoli e basta".

Napoli-Torino alle porte... un pronostico? "Sono sicuro che sarà una partita divertente. Entrambi gli attacchi stanno facendo faville, di sicuro non ci sarà da annoiarsi".

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