ESCLUSIVA - Un depliant su Napoli per convincerlo ad accettare l'azzurro: la verità sulla trattativa Kramer

Kramer-Napoli, quando per chiudere un affare basterebbe pochissimo. Vi abbiamo raccontato di come la trattativa tra Napoli e Bayer Leverkusen era stata avviata in gran segreto e chiusa prima dell'inizio dei Mondiali in Brasile, su una base economica vicina ai 13 milioni di euro. I dettagli del contratto comprendevano una durata quinquennale con ingaggio raddoppiato.

IL BLITZ - L'entourage del calciatore, composto dall'agente Rene Vom Bruch e dagli intermediari Stefano Caira (diventato poi DG della Lupa Roma) Carlo Prinzhofer e Lele Marchetti, ottimista sulla riuscita dell'affare, sbarca in Italia e si dirige verso Napoli: visita a Castelvolturno della durata di tre giorni, con relativa occhiata alle strutture societarie, e tour in città comprensivo di visione di alcuni appartamenti in cui sarebbe potuto andare a vivere il tedesco. Una visita per avere un primo quadro complessivo di Napoli, da riportare poi allo stesso Kramer impegnato nella preparazione del Mondiale con la nazionale di Loew.

VIAGGIO IN BRASILE - Sarà lo stesso agente a volare in Sudamerica per parlare con il calciatore, preparando addirittura una sorta di depliant su tutto quanto raccolto su Napoli e il Napoli. La trattativa era quasi conclusa, quando arriva l'intoppo: il Bayer Leverkusen, dal canto suo, punta molto su Kramer. Ha altri progetti, diversi da quelli di Vom Bruch. E allora Kramer, che nel giro di mesi ha visto cambiare totalmente la sua carriera calcistica, finisce con il farsi 'influenzare' nella scelta: l'opportunità Napoli è ghiotta, ma non se la sente di rompere con il Bayer Leverkusen, società nella quale è cresciuto e al quale tiene molto. Mancanza di carattere? Forse, oppure più semplicemente troppa poca esperienza per vivere al meglio certi momenti. Anche perchè il calciatore, dopo aver parlato con persone che gli han potuto raccontare ancora meglio la realtà partenopea come lo stesso Prinzhofer, si era convinto della scelta di venire a giocare a Napoli e della città di Napoli. Era cosciente della grande opportunità che avrebbe avuto giocando con la maglia azzurra e agli ordini di un allenatore come Rafa Benitez.

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