
Gianello a CN24: "A livello sportivo sono stato assolto, ma sono rimasto da solo con la mia depressione. C'è voluto tempo, ma..."
Così Matteo Gianello, ex portiere del Napoli, nella sua lunga intervista a CalcioNapoli24.
I fatti sono noti, così come l'assoluzione. Come hai vissuto quel periodo? Ora come stai? Non è semplice ripartire dopo un terremoto del genere...
"Da queste situazioni è difficile uscire, ci vuole tanta forza. Non voglio togliere il merito anche alle persone che mi sono state vicino, ma in tutta onestà si è da soli quando succedono queste cose e bisogna uscirne da soli. Non si tratta di presunzione, ma il dolore interiore l'ho sentito io e mi sono rialzato da solo. Ho dovuto rialzare la testa, se fossi stato condannato non avrei potuto né allenare né giocare. Io sostanzialmente ne sono uscito pulito, a livello sportivo sono stato assolto. Ne sono uscito con le mie forze, con la mia depressione, con la mia paura di non farcela, con la paura di non risollevarmi. C'è voluto tempo per rialzarmi, ma ce l'ho fatta"