
Gianello a CN24: "Non è facile smettere e portarsi addosso un marchio per tutta la vita. Ho pensato cose brutte, mi son fatto del male per una leggerezza"
Così Matteo Gianello, ex portiere del Napoli, nella sua lunga intervista a CalcioNapoli24.
Questa seconda vita sportiva e professionale di Matteo Gianello da dove ricomincia?
"Non è facile, per un portiere, smettere già a trentacinque anni e soprattutto smettersi portandosi addosso quel marchio che mi accompagnerà per tutta la vita. Ma ho pagato per il mio errore, ho fatto del male solo a me stesso per una leggerezza. Quest'anno ho ricominciato con una società del mio paese. E' un club dilettantistico che ha stretto anche una collaborazione con un club di Serie A: mi hanno affidato tutte le categorie di portieri, dai più piccoli alla prima squadra. Io sono ripartito da qui, lo devo a me stesso e alla mia famiglia. Sono stato davvero male, pensando cose anche brutte, ma ho trentanove anni e il calcio è la mia vita. Non so se e dove arriverò ma l'importante è essere ripartito. Posso dirti che i ragazzi sono entusiasti agli allenamenti, che non hanno mai saltato una seduta e pochi giorni fa il club mi ha chiesto ulteriore disponibilità per proseguire con loro. Il calcio richiede risultati, il mio compito è quello di far crescere i ragazzi e gli attestati di stima finora ricevuti sia dallo staff che dai genitori dei ragazzi fanno molto piacere"