Izco: "Maradona-Messi, un paragone da non fare! Arrivo in Italia grazie al suo agente. Napoli? Occhio alla Juve per lo scudetto" | VIDEO ESCLUSIVO

27.11.2022
17:00
Ciro Novellino

Ultime calcio Napoli Mariano Izco si racconta a CalcioNapoli24

L'Argentina ha battuto il Messico col punteggio di 2-0 e, a commentare il match di Qatar 2022, in collegamento con CalcioNapoli24, c'era Mariano Izco, in esclusiva:

Izco su Maradona e il Napoli

Messi vs Maradona, il confronto c'è sempre ma Diego possiamo dire che è stata tutt'altra storia?

“Un paragone che non va fatto. E' inutile, non ha senso, Maradona è tutt'altra cosa. Stiamo parlando, comunque, di due periodi diversi. Diego piaceva anche quando piangeva. Un percorso diverso, magari speriamo che Messi possa vincere ancora”.

Cosa ha rappresentato per te Diego Armando Maradona?

“E' stato il nostro idolo, il massimo, cosa altro posso aggiungere...”

Eppure a Diego sei stato legato anche per un altro motivo, il tuo agente era anche il suo...Cyterszpiler

“E' vero, arrivo qui in Italia con Cyterszpiler, una grande persona”.

Contatti con Maradona?

“Purtroppo no, da piccolo ho scattato qualche foto ma non ho mai avuto il piacere di incontrarlo di persona”.

Un momento di passione, il secondo anniversario dalla sua scomparsa

“Manca a tutti. E' andato via e non è stato bello. Ora rivedo documentari, soprattutto come i napoletani lo adorano”.

E questo Napoli? Come lo vedi? Può arrivare fino in fondo per lo scudetto?

“Hanno sorpreso tutti, mantenere questo ritmo fino a novembre non era facile. Faranno parlare ancora di loro fino alla fine”.

Chi dovrà temere nella corsa al titolo?

“La Juventus, è sempre là, torneranno e proveranno a dare fastidio al Napoli”.

Mariano me lo racconti quel tuo gol alla Juventus che ti ha fatto svoltare la carriera?

“E' stato il primo gol in serie A ma è stato particolare perchè è arrivato il 22 dicembre e avevamo solo 9 punti. Poi nel ritorno ci siamo salvati con due giornate di anticipo”.

Centrocampista di grinta e vero leader in campo. Catania la tua casa, dalla A alla serie D sempre con quella casacca. Cosa rappresenta per te quella città?

“E' stato il mio primo arrivo in Italia. Ho vissuto la serie A e mia moglie è di Catania. Mi sento catanese”.

Cosa non ha funzionato a Crotone? Perchè tutta quella panchina immotivata?

“E' stato l'unico anno in cui ho avuto tanti problemi legati ai traumi e ho subito un taglio di un tendine. Quando non riesci a prendere condizione e la squadra non va benissimo, ti ritrovi a giocare poco. Non posso dare colpe a nessuno, capita un anno no”.

Hai ancora a casa quello storico videogame e le sedie con le tue maglie?

“Li conservo ancora gelosamente anche se il videogame oggi lo usano i miei figli. Sono videogiochi family che mi hanno sempre fatto divertire tanto”.

Però hai un quadro spettacolare con le tue maglie del Catania

“Le mie prime maglie usate. Volevo tenerle come ricordo”.

Esiste ancora quel gruppo whatsapp 'Catania dei record'? Ma che vi dite?

“Un gruppo di argentini che abbiamo ancora. Eravamo tanti e ci sentiamo spesso. E' sempre bello poter rivivere certi momenti e divertirci insieme anche se viviamo distanti".

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