L'agente Cicchetti a CN24: "Addio Nottingham, ecco le nostre intenzioni per Dumitru. Napoli, sarà un grande mercato: tre colpi e un attaccante importante"
di Pasquale Edivaldo Cacciola - @PE_Bahia
Di fatto altri due Napoli lontani dal Golfo. Tra prima squadra e Primavera, infatti, sono addirittura 21 i giocatori di proprietà in prestito alla ricerca di fortuna e continuità. Diciannove in Italia, due in Inghilterra e si tratta proprio dei più longevi Juan Camilo Zuniga e Nicolao Dumitru. Mentre il primo vede ormai volgere al termine la propria avventura partenopea considerando il diritto di riscatto che si applicherà quest'estate, il secondo ha un futuro ancora tutto da scrivere in virtù del contratto fino al 2018. Di questo e non solo ne abbiamo parlato direttamente con l'agente Gianfranco Cicchetti, membro dell'entourage dell'attaccante classe 91.
Come sta Nicolao Dumitru?
"Ultimamente non sta giocando ed è un dispiacere anche che per noi oltre che per il ragazzo. Sono cambiate tante cose quest'anno, sia a livello dirigenzialeche in panchina poiché sono stati cambiati tre allenatori. C'è stata una situazione precaria durante l'intera stagione, nonostante tutto ha fatto un ottimo girone d'andata con un goal anche contro Rafa Benitez. E' stata un'esperienza diciamo agro-dolce, ma la rifaremmo altre cento volte. Ora valuteremocon calma cosa fare, c'è un altro anno di contratto col Napoli e troveremo la miglior soluzione possibile. Non escludiamo una nuova esperienza all'estero".
Quindi può già considerarsi conclusa l'esperienza al Nottingham
"Ormai mancano poche giornate, hanno l'obiettivo di salvarsi e preferiscono valorizzare i giocatori di proprietà in questo rush finale".
Il Giro di prestiti in questi anni di certo non hanno aiutato il ragazzo
"Sicuramente. Alle volte ha cambiato anche due squadre nel corso di un anno e questo non gli ha giovato. Il Napoli dopo averlo acquistato praticamente non ci ha mai puntato seriamente, quindi sicuramente è stato penalizzato fortemente da questa situazione. Non può e non deve essere un alibi, ma è un dato di fatto".
Perché proprio Nottingham?
"Ha avuto tantissime richieste tra luglio e agosto, ma aveva questo desiderio di cimentarsi in un campionato estero importante e quando è nata questa situazione l'abbiamo portata al termine. Poteva firmare con diversi club di Serie B, ma anche con tante squadre estere e addirittura c'era un'offerta dalla MLS. Ha avuto un bel mercato insomma, ma il sogno di tutto è giocare in Inghilterra e nel caso del Nottingham parliamo sempre di uno dei club più blasonati al mondo. Due anni fa in Grecia si trovò molto bene e aveva questo desiderio di ricominciare altrove, rifiutando così anche le varie proposte italiane interessanti. La Championship poi è il quinto campionato al mondo per interesse e fatturato, non è andato affatto in una dimensione minore. Anzi... le presenze di Aston Villa e Newcastle la dicono lunga sul livello del campionato".
Intanto un gol alla corazzata di Benitez, bella soddisfazione
"Sì, vero. Dai tempi di Napoli hanno un ottimo rapporto, Benitez due anni fa lo consigliò al suo ex vice Granero al Veria in Grecia dove poi effettivamente andò in prestito. Il giocatore ha un ottimo rapporto col mister e tutto il suo staff, è stato poi un gol da Core 'ngrato (ride, ndr)".
Ora lavorerete per trovargli una soluzione definitiva, giusto?
"Dobbiamo parlare col Napoli, ci confronteremo e cercheremo la miglior soluzione possibile. Ma non possiamo escludere niente".
Scherziamoci su, Napoli non porta bene ai brasiliani: nessuno se la passa benissimo e Dumitru lo è per metà...
"Solo una coincidenza, assolutamente".
Se potesse decidere, ripartirebbe dall'Inghilterra?
"Magari, perché no. Chi va in Inghilterra immagina quel che trova e quando ne ha conferma non vuole andar più via. C'è un'atmosferta e un modo di fare calcio assolutamente diverso, il migliore in assoluto come tutto. Ha giocato in stadi dove c'erano 50.000 persone, in Serie B italiana non esiste una cosa delgenere. Ma anche sulla qualità dei giocatori c'è da dire: la nostra cadetteria è diventata ormai una sorta di vivaio, in Inghilterra invece ci sono giocatori internazionali che guadagnano dmilioni di euro. Parliamo davvero di un'altra dimensione, non ci sono paragoni".
A Napoli però, sul piano ambientale, si è trovato benissimo
"Assolutamente. Non dimentichiamo però che quando è arrivato in azzurro, era tra gli under 20 più forti se non il migliore proprio. Fu pagato a peso d'oro, purtroppo ha avuto la sfortuna di arrivare giovanissimo in una grande squadra con una concorrenza proibitiva. Era giovane e probabilmente non era pronto per una realtà del genere. A Napoli hanno fallito anche giocatori più pronto a livello internazionale, come Edu Vargas che quando arrivò era il miglior giocatore sudamericano. Questo è per farvi capire la dimensione, non era semplice. Poi in quegli anni c'era una squadra in costruzione con Mazzarri che preferiva i suoi 11, quindi non era facile per nessuno. Qualsiasi ragazzo sarebbe arrivato in quegli anni avrebbe avuto difficoltà, soprattutto se attaccante. Ma Nicolao è ancora giovane, ha 25 anni e ora è nel pieno della sua maturità. Questa è l'età in cui si sboccia davvero, siamo fiduciosi per il futuro".
Un parere da esterno sul mercato del Napoli: come finirà la questione dei rinnovi?
"Insigne rinnoverà, è troppo importante per il Napoli. Credo invece che Ghoulam sarà sacrificato, verrà ceduto al miglior offerente e attualmente è corsa a tre tra Atlético Madrid, PSG e Arsenal con i spagnoli favori. Per quanto riguarda Mertens, direi un 50 e 50. E' però un giocatore che va sui 30 anni e conoscendo la politica di De Laurentiis potrebbe essere tranquillamente ceduto per ricavare una plusvalenza e puntare su un giovane di talento".
Come opererà in entrata?
"Ci sono 3-4 obiettivi. Un terzino sinistro, uno destro, un secondo portiere capace di scalzare Reina, un difensore se dovesse partire uno degli attuali e poi arriverà sicuramente un attaccante esterno importante per avere completezza d'organico. Non sarà un mercato povero, piuttosto il Napoli sarà protagonista. Per farlo però è necessaria una di due cose: entrare direttamente in Champions o fare qualche cessione".
Volata finale Roma-Napoli, chi vedi favorita?
"Non sarà semplice per gli azzurri, ma i punti di distanza non sono un abisso. Servirà magari anche un aiuto dalla Juve che sfiderà i giallorossi o un incidente di percorso tra il derby e la trasferta di Milano. La squadra di Spalletti non ha un calendario semplice, gli azzurri hanno sei finali e devono crederci fino alla fine anche se il club capitolino è leggermente in vantaggio".
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