Lecce, il presidente Sticchi Damiani: "La Serie A sarebbe un affare del Nord se non fosse per Napoli e noi! Tonelli ci piaceva, sulle multe di De Laurentiis ed il VAR..." [ESCLUSIVA]

06.02.2020
12:42
Redazione

Ultimissime calcio Napoli - Il presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani è intervenuto in diretta ai nostri microfoni durante ‘Calcio Napoli 24 Live’ trasmissione in onda su CalcioNapoli24 TV (296 Digitale Terrestre) per parlare delle ultime del calcio Napoli. Ecco quanto evidenziato da CN24:

“L’ultima prestazione del Lecce è stata convincente, nonostante i tanti infortunati sembra che i movimenti di mercato siano stati azzeccati ed hanno contribuito ad aiutare un organico che, dopo due promozioni, è in continua crescita.

Il Lecce era interessato a Tonelli? A gennaio il mercato non può portare a stravolgimenti ma giusto a dei ritocchi di rosa: Tonelli era uno dei possibili nomi per noi, ma non c’è mai stata una vera trattativa col Napoli. Alla fine avevamo bisogno di altre priorità, il centrale difensivo l’abbiamo preso all’ultimo giorno con Paz dal Bologna.

Difficile fare calcio al Sud? Credo sia difficile già fare impresa, quella del calcio è ancora più particolare perchè sfugge dalle dinamiche classiche aziendali. Magari fai un buon lavoro ma gli investimenti sono continui e qualcosa può pure sfuggire alla programmazione. Ci vuole volontà di investire capitali in una industria non troppo redditizia come il calcio: il territorio è storicamente più povero, la Serie A sarebbe un affare del Nord se non fosse per Napoli e Lecce.

Il discorso delle multe applicato da De Laurentiis alla squadra? Da presidente dico che se ci sono delle regole disciplinate tra società e calciatori, e non vengono rispettate, l’unico modo è intervenire con le sanzioni. Ci sta la decisione, poi certo De Laurentiis non ha bisogno dei miei consigli. Magari prima di un ritiro si può tastare il polso della squadra, per capire se possa essere una decisione in contrasto.

Le questioni arbitrali? La principale novità dalla B è la presenza del VAR, uno strumento utile e al quale sono favorevole, ma che non è ancora chiaro nelle modalità con cui possa essere utilizzato ed intervenire, e con quale incidenza. Sono temi di sistema che andrebbero disciplinati in maniera più scientifica, pensiamo ad esempio al fallo di mano punibile o meno.

La reazione di Commisso? Ognuno ha i suoi modi, io parlo di regole: se ci fosse un problema di applicazione, lo seguo. Quando si parla di complotti e teoremi strani, è una cosa che non mi piace altrimenti non avrebbe senso partecipare alla Serie A.

Ad inizio anno ci siamo incontrati tutti a Roma, ci vorrebbero più incontri del genere con gli arbitri per parlare di regole e VAR”

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