Lione, il preparatore Rongoni: "Denayer? Un fenomeno, mai visto un attaccante batterlo in velocità! Futuro al Napoli? Dipende da lui, se Aulas decide che può partire..." [ESCLUSIVA]

08.09.2020
14:00
Redazione

Calciomercato Napoli -  Paolo Rongoni, preparatore atletico del Lione, è intervenuto in diretta ai nostri microfoni durante ‘Calcio Napoli 24 Live’ trasmissione in onda su CalcioNapoli24 TV (296 Digitale Terrestre) per parlare delle ultime di mercato del Napoli. Ecco quanto evidenziato da CN24:

“Il nostro segreto? Il mister è stato bravo a schierare sempre i migliori in campo, un po’ di fortuna non ci ha fatto male in una stagione certamente positiva.

La scelta di Lione? Ormai è da anni che lavoro all’estero, tra Francia, Svizzera e Turchia: quando è arrivata l’opportunità del Lione hai modo di avere a che fare con uno dei migliori settori giovanili di Francia, ne parlai con il mister e ci dicemmo che la semifinale di Champions League era alla portata…ed effettivamente è andata così. Il presidente Aulas sa come si gestisce una squadra, la parte femminile è la squadra più forte al mondo: c’è un nuovo stadio, c’è una nuova maniera di fare business. Mi sono trovato a confrontarmi con un gruppo dall’età media più giovane del solito, attorno ai 22 anni, con ragazzi da costruire ai quali va fatto più da educatore che da allenatore.

Jason Denayer? Un fenomeno, è una persona estremamente tranquilla: è uno dei pochi che ti controbatte con l’intelligenza. Un grandissimo calciatore che ha avuto una chance al City anni fa ed era troppo giovane, adesso al Lione ha trovato un equilibrio grazie alla maggiore età e all’amicizia con i compagni. Non ho ancora visto un attaccante che riesca a batterlo in velocità, ed in Ligue 1 ci giocano Neymar e Mbappé. Se non fossimo stati forti in difesa, magari con Juventus e Manchester City ne avremmo presi diversi.

Che tipo di calciatore è? Sa giocare bene con i piedi perchè il Belgio è da anni che caccia fuori giocatori di livello, fa parte della generazione migliore degli ultimi tempi: è un ragazzo che sa leggere molto bene le situazioni, è un duro e ha ottime doti di impostazione. Qualche mese fa parlai con un collega che l’aveva allenato al Manchester City, mi disse che in dieci anni non aveva mai visto uno forte come lui nell’uno contro uno. Jason ha le spalle larghe, grande esperienza e che al Lione ha trovato il luogo giusto per far sbocciare il suo talento.

Ligue 1 campionato secondario? Un problema di noi italiani, guardiamo solo la Serie A: il campionato francese è un po’ snobbato perchè è estremamente giovane, le squadre francesi vogliono costruire in questo modo da quindici anni. Tranne tre giocatori, tutti gli altri vincitori del Mondiale giocavano all’estero: le cessioni vengono monetizzate per mantenere le società in regola, in Francia bisogna tenere i conti a posto.

Il futuro di Denayer? Non saprei, dipenderà da lui e dal suo entourage. Il Lione farà le barricate, non parteciperemo alle coppe europee ma il presidente Aulas è capace di trattenere un calciatore se vuole. Un po’ come De Laurentiis: se Aulas decide che puoi partire, parti. Se decide che uno rimane, un calciatore rimane. Per ripartire forte avremo bisogno di un club in grado di poter lottare per le prime tre posizioni della classifica”

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