Massimiliano Esposito: "Conosco Pirlo da giovanissimo e sono felice che stia alla Juve, basta che perda la Supercoppa! Llorente? Appesantito. Quando vidi Koulibaly era inguardabile" [ESCLUSIVA]

16.01.2021
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Fabio Cannavo

Massimiliano Esposito, ex attaccante di Lazio, Napoli, Reggiana e Verona, ha rilasciato una lunga intervista a Speciale Calciomercato, in diretta su Calcio Napoli 24 Tv.

A Speciale Calciomercato, in diretta su Calcio Napoli 24 Tv, è intervenuto Massimiliano Esposito, ex attaccante di Napoli e Lazio

Massimiliano Esposito, ex attaccante del Napoli. 

"Il mio goal più bello? Quando mi fanno questa domanda rispondo che ne ho fatti due molto importanti. Uno col Napoli ed uno con la Reggiana. Quello con la Reggiana al Milan valse la salvezza ed ancora oggi è nella storia della società. Quello fatto col Napoli di rovesciata lo feci in amichevole, è ricordato solo per la bellezza anche se per me fu importantissimo. Era la prima al San Paolo del nuovo Napoli, perdevamo 1 a 0 con l'Olympiacos e pareggiai io di rovesciata. Io e Pirlo compagni di squadra a Brescia? Era giovanissimo, ma che già prometteva. La sua fortuna, come la mia e di tanti altri calciatori, è stata quella di essere allenato da Mazzone, un grandissimo allenatore e vedeva lontano. Quando cambiò ruolo a Pirlo gli cambiò la carriera. Non mi aspettavo che Andrea arrivasse ad allenare la Juve, ma sono felice per lui e gli faccio un grande in bocca al lupo. Però ovviamente spero che perda la sua prima finale di Supercoppa (ride ndr.). Quanto è mancato Milik? Poteva tornare utile in questo momento, non a caso Gattuso si sta affidando a Llorente anche se per pochi minuti. Per quanto lo spagnolo sia uno esperto, adesso come adesso non può giocare a certi ritmi, il calcio di oggi va a tremila. Anche contro l'Empoli l'abbiamo visto, ma si è visto che è un calciatore appesantito. Milik poteva tornare utile, ma adesso il Napoli sta vivendo un momento difficile perchè ci sono problemi tattici dovuti all'intestardirsi di Gattuso sul 4-2-3-1. Il Napoli è troppo sguarnito a centrocampo e nascono difficoltà per la linea difensiva. Però nonostante ciò è un Napoli che sta nelle zone alte pur lottando contro le assenze. Lozano? Se determinati calciatori arrivano in grandi società è perchè hanno delle qualità importanti. Il suo primo anno, quello con Ancelotti, era il primo in Italia ed era ovvio che avesse difficoltà. Anche il primo Koulibaly all'inizio ebbe grossi problemi, quando lo vidi era inguardabile tecnicamente ed ora è un signor giocatore. Quest'anno il messicano sta facendo un bellissimo campionato anche grazie all'aiuto di Gattuso. Dopo il primo anno di A aveva bisogno solo di fiducia". 

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