Dries Mertens, attaccante belga del Napoli
Dries Mertens, attaccante belga del Napoli

Mertens supera Maradona, il ricordo dell’ex allenatore: "116 gol? Compensano quel match contro il Capellen, non sbagliava mai! Lui sa a cosa mi riferisco…" [ESCLUSIVA]

24.10.2019
18:40
Claudio Russo

Dries Mertens ha raggiunto e superato Diego Armando Maradona

Alzi la mano chi s’aspettava, 2313 giorni fa, di ritrovare un giorno Dries Mertens al secondo posto della classifica dei marcatori all-time della storia della SSC Napoli. Nessuno, certo. Quel ragazzo belga acquistato dal PSV Eindhoven avrebbe dovuto fare, in teoria, il cambio di Lorenzo Insigne. Eppure, 330 settimane e mezzo dopo, lo troviamo a quota 116 gol in Serie A. A meno cinque dalla vetta solitaria. Che roba.

Mertens supera Maradona, il ricordo dell’ex allenatore

Etienne De Wispelaere risponde praticamente subito al telefono, basta scrivergli il nome ‘Mertens’. Già qualche anno fa, a CalcioNapoli24, raccontò per filo e per segno un Dries ad inizio carriera: il campus nel 2005 alla TopSport School di Gent, la chiamata all’allora DT Michel Louwagie, l’avventura all’Eendracht Aalst nella terza divisione belga…ed un episodio con i pantaloncini alzati. Detto ciò, per il signor De Wispelaere è sempre un piacere ricordare Mertens. Anche brevemente, certo:

Dries ed il sorpasso a Diego Armando Maradona nella classifica dei marcatori del Napoli? Beh, che dire! Una cosa c’è, aspetta: gli allenatori possono aiutare e dare una mano ad un calciatore, e a me è capitato con Mertens. Ma sono i giocatori a ‘creare’ un allenatore, in fin dei conti. Io stesso, allenando Mertens, sono migliorato”

Ed un ricordo di Mertens, di quelli simpatici? Passano pochi secondi, in attesa della risposta subito pronta di Etienne:

I suoi 116 gol? Guarda, tutte le sue reti vanno a compensare le occasioni in un match contro il Capellen. Lui sa a cosa mi riferisco…(ride, ndr)”

Il 7 maggio 2006 l’Aalst vinceva 1-0 nell’ultimo turno di Terza Divisione belga, negli ultimi due minuti subì due gol che portarono la squadra agli spareggi e, successivamente, alla retrocessione:

Arrivai a gennaio, la squadra era composta da ragazzi con età media attorno ai diciannove anni: dall’ultimo posto arrivammo quasi a salvarci, fu un periodo fantastico ma durò due minuti di troppo. E nonostante tutto, Dries non sbagliava mai…”

Quell’anno segnò quattro gol in quattordici partite, vinse il premio di miglior giocatore del torneo. Tredici anni e mezzo dopo, quel ragazzino belga è il secondo miglior marcatore della storia del Napoli. 116 in 290 partite, e chissà quanti altri ancora da qui almeno fino a fine stagione...

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