Ravanelli a CN24: "Ad Ajaccio mi hanno fatto indignare! Sul doping e Zeman..."

28.03.2017
21:00
Marco Lombardi

E' una delle icone del calcio italiano degli anni '90. Ha collezionato oltre 246 gol in carriera diventando uno dei totem della storia della Juventus, oltre a fare le fortune di Middlesbrough, Lazio e Marsiglia. In Italia ha vinto tutto ciò che c'era da vincere con le maglie dei bianconeri e dei biancocelesti, conquistando anche una Coppa Uefa e una Champions League con la Juve, per cui segnò anche il gol in finale contro l'Ajax nel 1996. L'ospite di oggi di CalcioNapoli24.it è Fabrizio Ravanelli, attualmente opinionista e commentatore per alcune tv a pagamento. La nostra redazione lo ha contattato in esclusiva per una lunga chiacchierata sulla sua carriera e non solo...Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni: 

Come nasce il Fabrizio Ravanelli allenatore che nel 2013 accetta l'offerta dell'Ajaccio in Ligue 1? Cosa non andò? 

"C'era una società che io forse avevo dato troppo per scontato che fosse sana, ma fare il calcio in Corsica è davvero dura. Ho pagato le conseguenze. Anche quell'esperienza mi ha formato, poi è logico, io voglio fare l'allenatore e quindi adesso sto aspettando l'occasione giusta per rilanciarmi".

Cosa pensi di Zeman? Fu lui a lanciare l'accusa di abuso di farmaci nel calcio, e tra i tanti calciatori chiamati a testimoniare c'eri anche tu...

"Non mi va di parlarne, ma io non ho mai preso niente. Se Zeman avrà detto alcune cose, io rispetto le sue idee. Ma alla Juventus nessuno ha mai fatto uso di sostanze proibite".

All'Ajaccio ti indignasti parecchio per altre accuse che furono mosse contro di te e il tuo staff in merito ad alcuni integratori...

"Si mi indignai perchè era una cosa che non apparteneva assolutamente a noi. C'era il nostro nutrizionista che forniva un aiuto alimentare ai giocatori, tutte cose che si possono comprare al supermercato o in negozi specializzati. Si trattava di un professionista serio tra l'altro, Fabrizio Angelini, nutrizionista anche della Roma e del Siena e dell'Empoli. Io mi indignai perché tirarono fuori una situazione che non esisteva. Forse volevano colpire l'Ajaccio, squadra della Corsica, non ben vista in Francia".

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