Rigitano (avvocato) a CN24: "Ad occhio nudo sembrava simulazione quella di Milik. Napoli senza grandi obiettivi, perchè non far giocare Lozano?"

11.02.2020
16:40
Redazione

Raffaele Rigitano, avvocato, ha rilasciato un’intervista a CalcioNapoli24 Live, in diretta su CalcioNapoli24 Tv:

“Quando una squadra sta riconquistando autostima, cambiare quattro undicesimi in una gara abbordabile, non è la cosa migliore da fare. Col Lecce, il Napoli, nei primi minuti è venuto fuori con un buon palleggio. Ricordando l’esperienza di Gattuso a Milano, la squadra aveva tredici o quattordici titolari e non di più. Molti erano ai margini. C’era l’obiettivo di raggiungere un risultato e Gattuso si fidava solo dello zoccolo duro. Stesso il mister disse che il Lecce sarebbe potuto essere un pericolo, è stata una scelta sbagliata schierare sia Maksimovic che Koulibaly dall’inizio, entrambi venivano da un lunghissimo stop. Da allenatore deve ascoltare le critiche decisive, ma deve prendere le sue decisioni senza pensare troppo a ciò che si dice. Credo che possa esserci anche un indirizzo aziendale che dice che determinati calciatori che non giocheranno più col Napoli potrebbero essere utilizzati di meno. Ho difficoltà a pensarlo, lo stesso Lozano è stato pagato tanto e il Napoli dovrebbe prima rivalutarlo per venderlo. L’impiego di Lozano dovrebbe essere più frequente visto che ormai gli obiettivi del Napoli sono così difficili da raggiungere. Mertens? E’ sempre quello che ti cambia le partite, nonostante i problemi relativi al rinnovo. Koulibaly? Ha cominciato male la stagione, poi l’infortunio e un calo di carattere mentale. Non credo che Koulibaly abbandoni la nave, il suo problema è fisico. Anche Allan, quando è stato impiegato, non sembrava lo stesso, però non è mai stato tra i peggiori in campo. VAR? E’ stato un grande passo avanti, il problema è legato ad un deficit tecnico degli arbitri italiani. Fino a qualche anno fa gli arbitri di A e B potevano alternarsi e ora sono divise le varie leghe. Quindi ci sono circa trenta arbitri in A che arbitrano una partita si e una no. Mentre il VAR è sottoposto all’IFAB che è un organismo internazionale, in questo caso è l’AIA che dovrebbe cambiare le regole nel proprio interno. Nicchi è diventato egemone, è da tanti che è a capo dell’associazione. Ben venga se i risultati sono positivi, ma quello di domenica è stato un errore tecnico e coerente. Giua è stato coerente nel senso che pensava fosse una simulazione quella di Milik e l’ha ammonito. Per tutti, ad occhio nudo, era simulazione, ma se hai il VAR devi andare a guardare l’azione al monitor”. 

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