Sosa: "Kvaratskhelia stradordinario, ma il merito è anche di Spalletti e di una sua qualità. Scudetto, si può: basta tenere il distacco dalla Juve" | VIDEO CN24

27.11.2022
15:30
Ciro Novellino

Ultime calcio Napoli Sosa parla del Napoli e della corsa scudetto

L'Argentina ha battuto il Messico col punteggio di 2-0 e, a commentare il match di Qatar 2022, negli studi di CalcioNapoli24, c'era il Pampa Roberto Sosa che, tra le altre cose, ha parlato della stagione del Napoli e del suo incontro a Castel Volturno con Spalletti e Kvaratskhelia:

Sosa sul Napoli di Spalletti e la corsa scudetto

La garra? Negli anni in cui sono arrivato in Italia, questo calcio era il più bello. Dall'Argentina venivano 30-40 giocatori forti, per la nostra garra e personalità. Sapevano fare gruppo, senza mai mollare. La qualità del calcio argentino è calata, ma storicamente, nel DNA, abbiamo questa caratteristica.

La prima volta in Circumvesuviana? E' stata una bellissima esperienza, ma io vengo da Buenos Aires e sono abituato. Mi sono trovato benissimo, c'è sempre un ragazzo che suona sempre la stessa canzone, nella stessa tratta. Esperienza da provare.

Più semplice giocare o allenare? Gli anni ti fanno maturare e migliori col loro passare. Vorrei dire da allenatore, mi piace fare questo mestiere. Sono stato in D, in C in Argentina e negli Emirati Arabi. Mi piacere allenare in Lega Pro. Come calciatore pensi, dopo l'allenamento, a te stesso, mentre da allenatore a tutta la rosa, i dirigenti e anche la stampa. Ho avuto grandi maestri, anche Spalletti.

Com'era Spalletti? Il più grande che ho avuto ma non ricordo nulla a livello tattico se non la sua personalità. L'empatia che mostrava con tutti i suoi calciatori, cosa che ho notato anche adesso a Castel Volturno quando sono andato a seguire gli allenamenti. Questo aspetto è più importante della parte tattica e si nota anche in questo suo Napoli.

A Castel Volturno hai incontrato anche Kvaratskhelia. Che impressione ti ha fatto? Bisogna dire che ci vuole tempo, è un ragazzo di 21 anni, georgiano, e bisogna lasciarlo tranquillo. A Udine ci ho messo sei mesi prima di trovare continuità. E' timido, sereno ma sa di avere le luci addosso per quello che fa in campo. Spalletti ha grande rapporto con lui e gli trasmette serenità. Lobotka, Mario Rui, Osimhen, Simeone, Raspadori e tanti altri, si lavora con serenità e questo si vede la domenica: il calcio è questo.

Insigne è il talento più cristallino degli ultimi 15 anni, ma Kvaratskhelia dove lo collochi? Insigne non si dimentica, ha fatto oltre 100 gol e questa maglia ce l'ha tatuata addosso. Non mi piacciono i paragoni, mi sono goduto Insigne ma questo è il momento di Kvaratskhelia. Sta facendo qualcosa di straordinario.

Scudetto al Napoli? Sono poco scaramantico ma gennaio sarà decisiso. Nel mese di febbraio poi arriverà la Champions. I prossimi 40 giorni saranno fondamentali. Se dovesse tenere i 10 punti di distacco dalla Juventus, sarà scudetto. In caso contrario ce la giocheremo".

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