Alfonso De Nicola, medico sociale della SSC Napoli
Alfonso De Nicola, medico sociale della SSC Napoli

SSC Napoli, De Nicola a CN24: "Milik felice: non s'è abbattuto, ma il suo infortunio non è sfortuna! Fiducia in De Laurentiis, Mertens eccezionale professionista. Ecco come evitiamo gli infortuni, sul gruppo..." [VIDEO]

12.10.2017
22:00
Manuel Guardasole

Alfonso De Nicola, medico sociale della SSC Napoli, ha partecipato al Campus 3S, un grande ospedale da campo con oltre cento medici attivi per visitare gratuitamente la popolazione napoletana. La redazione di CalcioNapoli24.it l'ha intervistato a margine dell'evento, ecco le sue dichiarazioni:

"Come sono tornati i calciatori azzurri dagli impegni con le nazionali? Lo stato di salute è buono, avremo domani-dopodomani tutti i calciatori disponibili, sempre facendo gesti scaramantici (ride, ndr)! Il gruppo che ha giocato in Nazionale è tornato ritemprato anche psicologicamente, molto più tranquillo, sereno, convinto e determinato. Chi è rimasto qua, è fisicamente a posto e ha messo benzina. Siamo contenti di come stiamo lavorando, l'anno scorso avevamo sempre un po' timore delle soste per le nazionali, quest'anno l'abbiamo affrontato diversamente. Speriamo che vada tutto bene.

MILIK, LE CONDIZIONI

Procede benissimo, il prof. Mariani lo controllerà fra 10 giorni, dopo Genova, ad un mese dall'infortunio: Milik sta molto bene, già sapeva cosa gli aspettava. Non ho mai visto un Milik abbattutto, è allegro e contento, viene tutti i giorni a lavorare insieme ai compagni, cammina sul campo e psicologicamente lo aiuta molto. Abbiamo uno staff eccellente, anche i preparatori atletici si integrano perfettamente con i fisioterapisti. Ne parlo spesso con Sarri di questo, sono tutti giovani ma ragazzi eccezionali: i terapisti si integrano benissimo con lo staff dei preparatori, da noi non era mai successo fossero così in sintonia.

Il polacco sovraccaricherà il ginocchio operato lo scorso anno? Non spingerà mai oltre quello che deve fare, è opinione comune dire che spingi di più sull'altro ginocchio ma non è vero. Il movimento va ricreato in modo ergonomico, siamo alla ricerca delle cause di questo doppio infortunio. Se ne può discutere a convegni medici per anni, le cause possono essere tante, certamente la sicurezza è importante ma non è la prima volta che succede a un calciatore che si rompa entrambe le gambe. Molti mi dicono: 'E' un caso, la sfortuna', io non credo alla fortuna o la sfortuna. C'erano 44 gambe in campo, è vero, ma una causa c'è sempre e noi dobbiamo riuscire a capire qual è la causa: dobbiamo evitare che succeda a lui o a qualcun altro.

ROMA, CITY E INTER: IL PUNTO SULLA FORMA FISICA

Quali sono i rischi di tanti impegni ravvicinati? Sono anni che lavoriamo a quest ritmo, sicuramente abbiamo posto più attenzione a piccoli infortuni. Chi gioca a calcio sa che puoi prendere tante botte, un trauma contusivo muscolare, una ginocchiata sul quadricipite, quella dopo 3 giorni non ti fa giocare. Abbiamo cercato di lavorare su questi piccoli traumi per evitare delle assenze. A volte è anche opportuno che riposino i calciatori, gli fai saltare una gara ma in quella successiva è in ottima forma. In questo siamo in accordo totale con Giuntoli, con la società, con De Laurentiis per cui abbiamo una rosa omogenea per cui stiamo lavorando con un criterio buono. L'allenatore si sta convincendo sempre di più che ha ragazzi affidabili, noi abbiamo dovuto per forza spostare la nostra attenzione non più sui traumi grossi, ma soprattutto sui piccoli. Abbiamo spesso solo due giorni per recuperare un calciatore.

Più sostituzioni nelle partite? Sicuramente, se giochi ogni 3 giorni è una cosa sacrosanta. De Laurentiis guarda sempre molto avanti, dobbiamo aver fiducia in lui: va oltre in certi ragionamenti. Se tu mi fai fare 7-8 cambi, io posso gestire ogni partita nel migliore dei modi. Non è nemmeno giusto che in una gara devo schierare tutti i titolari, in quella dopo tante riserve. Diminuirebbe il rischio d'infortuni con più cambi.

MERTENS, JORGINHO E ALLAN...

Mertens è cresciuto tanto nella struttura fisica, quanto merito avete nel suo exploit? Dries fa una vita sana, è una persona che si alimenta bene e segue degli schemi sia alimentari che di allenamento con grande scrupolo. Prima di tutti gli allenamenti e dopo l'allenamento sul campo, non va mai di fretta: viene dentro e fa palestra, lavora con calma. Lo staff di Sarri è all'altezza, tutti molto bravi e sanno stabilire un ottimo rapporto con i calciatori nostri che sono entrati in empatia.

Jorginho e Allan sono in ottima condizione fisica, meriterebbero la nazionale? Non fatemelo dire, per me meritano tutti il massimo! Lavorare tutti i giorni con 25 ragazzi significa legarsi a loro in un modo incredibile! Io quando vado in panchina la domenica a volte non so nemmeno chi gioca, per me meritano tutti di giocare e meritano tutti il Pallone d'Oro! Per me son tutti fortissimi".

IN ALLEGATO IL VIDEO

Fonte : dal nostro inviato, Manuel Guardasole
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