Stadio San Paolo, operai a lavoro in tribuna stampa
Stadio San Paolo, operai a lavoro in tribuna stampa

ESCLUSIVA - Stadio San Paolo, rischio sanzioni dall'UEFA: lettera SSC Napoli-Comune per deroga sui lavori. Inizio sostituzione sediolini per fine agosto

27.06.2018
11:30
Leonardo Vivard

SSC Napoli e Comune pronte ad inviare una lettera all'UEFA per una deroga sullo stadio San Paolo. I lavori cominceranno per fine agosto e serviranno per rendere la struttura a norma (passaggio a categoria 4). Per la convenzione situazione congelata, De Laurentiis i rapporti gelidi con de Magistris non aiutano.

Tavolo di lavoro definito, SSC Napoli e Comune hanno trovato l’accordo per la ristrutturazione dello stadio San Paolo. Le richieste di De Laurentiis sono state accolte e ad oggi i tecnici sono a lavoro. 

Stadio San Paolo, sostituzione sediolini: inizio in concomitanza con la serie A

Gare d’appalto ancora in corso, le aziende che si sono fatte avanti sono varie ma quella a cui andranno i lavori si saprà solo per il mese di luglio. Il primo sediolino verrà rimosso nella seconda metà di agosto, salvo imprevisti. La serie A 2018/19 comincerà il 19, praticamente la sostituzione sarà esattamente in concomitanza con l’inizio della stagione calcistica. Inoltre, nei giorni scorsi vi avevamo parlato di una chiusura parziale dei settori dello stadio: la rimozione delle vecchie sedute con l’inserimento dei nuovi sarà fatta dagli operai per gate, quindi per gruppi di file verticale di ogni settore. 

SSC Napoli, lettera a Comune e UEFA per deroga sul San Paolo

Secondo quanto raccolto dalla redazione di CalcioNapoli24, a breve la SSC Napoli invierà una lettera con il Comune alla UEFA in cui chiederà una deroga per lo stadio San Paolo per evitare eventuali sanzioni dagli organi di competenza. Il complesso di Fuorigrotta non rispetta i parametri per disputare la Champions League e nella suddetta lettera il club e l’amministrazione chiederanno all’UEFA proprio di temporeggiare in vista dei lavori di ristrutturazione. 

Stadio San Paolo passa da categoria 3 a categoria 4

Il regolamento ufficiale della UEFA relativo alla prossima edizione della massima competizione europea all’articolo 29 dedicato alle infrastrutture e agli stadi chiarisce:

  • turno preliminare, primo e secondo turno di qualificazione vanno giocati in stadi di Categoria 2
  • il terzo turno preliminare va giocato in stadi di Categoria 3
  • i playoff e tutti i turni fino alle semifinali vanno giocati in stadi di Categoria 4

In particolare, ciò che al momento determina l’inadeguatezza della struttura è il passaggio sui sediolini: 

"Le sedute devono essere singole, numerate, ben fissate, robuste, composte da materiale infrangibile e non infiammabile, con uno schienale con altezza minima di trenta centimetri dalla superficie del sedile" 

A tal proposito i lavori saranno concentrati proprio in questa direzione. I tecnici assicurano che lo stadio San Paolo (attualmente di categoria 3), a lavori ultimati, sarà uno stadio di categoria 4. Non avrà più bisogno di deroghe per partecipare a competizioni europee, evitando così richiami o sanzioni dall’UEFA. 

SSC Napoli-Comune, convenzione in stand-by: De Laurentiis vuole concretezza per i lavori al San Paolo

Il Napoli continua a pagare lo stadio San Paolo a chiamata unica, fitto partita per partita. La convenzione al momento è un discorso lontano, in primis per i rapporti gelidi tra il presidente De Laurentiis ed il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. Ma in seconda battuta perchè ci sono da ridiscutere alcune partite economiche. Il danno economico al club per i lavori si riversa sulla campagna abbonamenti che ovviamente subirà una frenata, soprattutto per il settore Distinti. In data 12 maggio ogni tipo di trattativa tra SSC Napoli e Comune era saltata. Al momento la situazione è di stand-by, il numero uno della Filmauro vuole vedere come procede lo stato di avanzamento dei lavori. In futuro potrebbe anche tornare a parlarsene, anche perchè, nei colloqui con il sindaco, De Laurentiis non ha più mostrato la volontà di costruire un nuovo stadio di sua proprietà da un’altra parte. Questo non vuol dire che il discorso sia chiuso.

Twitter: @LeonardoVivard

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