VIDEO-FOTO - Il gol più bello, dalla Curva B alla panchina un solo canto: "Imbriani non mollare". Cannavaro e Insigne, campioni di solidarietà

04.02.2013
15:00
Angela Sarah Morlando

Chi ama non dimentica, sì. Ma soprattutto fa del proprio meglio per dimostrarlo. Mentre in nmolti stadi italiani, chi più chi meno, inneggiavano al Vesuvio, al razzismo ed alla violenza, al San Paolo è andato in scena uno spettacolo unico. Pochi giorni prima della partita Gianpaolo Imbriani, fratello di Carmelo, aveva chiesto tramite il proprio profilo facebook e tramite gli organi di stampa più vicini all’ambiente napoletano (CalcioNapoli24 compreso) di invitare i tifosi a regalare una gioia all’ex campione azzurro, che, come tutti saprete, sta vivendo un momento difficile della sua vita. Ci ha provato fino all’ultimo a coinvolgere tutti. Tramite alcuni amici ha fatto arrivare il suo invito anche ad alcuni calciatori azzurri. Primo tra tutti ad accogliere l’invito Lorenzo Insigne che, insieme col Capitano Cannavaro, ha subito dato la disponibilità. Si è mossa nel giro di poche ore la “macchina della solidarietà”, amici in comune tra la famiglia Imbriani e la famiglia Insigne hanno fatto sì che quella maglietta che abbiamo visto tra le mani di Hamsik arrivasse a Castelvolturno. Cannavaro ha dato il suo placet immediato e così il “portafortuna” lo hanno portato personalmente in panchina. Custodita nel giubbotto di Insigne. Al momento del gol Hamsik è andato ad esultare con i suoi amici poi il “richiamo” dalla panchina. “Marek la maglia” gli ha urlato Lorenzino. (Clicca qui per il video) E così lo slovacco ha regalato la gioia a Carmelo. (Clicca qui per la foto) Un trionfo non solo in campo, ma anche sugli spalti. La Curva B aveva ricevuto il messaggio da più parti, forte e chiaro. (Clicca qui per la foto) Bisogna mettere da parte il resto, stasera Carmelo guarderà la partita, non possiamo mancare. E così al gol del Capitano si è elevato lo striscione, già mostrato alcune settimane fa, “Imbriani non mollare” poi in coro tutti insieme. E così mentre negli altri stadi si inneggia “Vesuvio lavali col fuoco” – “Vesuvio pensaci tu” qui al San Paolo vince sempre la solidarietà. Quelli che cantano “Noi non siamo Napoletani” non sanno che è il migliore dei complimenti per un popolo che si contraddistingue perché ama, non perché odia. Ogni singolo cuore che ha aderito a questa iniziativa, dalla panchina alla curva, merita un sentito GRAZIE!

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