Napoli Barcellona conferenza Spalletti
Napoli Barcellona conferenza Spalletti

Spalletti: "Col Barcellona sarà una battaglia, non c'è favorita! Meret e Insigne titolari. Cagliari? Avevano più fame loro, ma abbiamo l'ambizione scudetto sempre. Ghoulam l'ho limitato io" [VIDEO]

23.02.2022
15:30
Redazione

Spalletti in conferenza stampa pre Napoli Barcellona in diretta. Alle ore 14:30 al Konami Center le parole di Spalletti in Napoli Barcellona

Conferenza stampa di Luciano Spalletti per Napoli Barcellona. Alla viglia della partita Napoli-Barcellona, parla in conferenza Spalletti per il calcio Napoli prima del grande match d'Europa League. Su CalcioNapoli24 la conferenza in diretta di Spalletti.

Napoli Barcellona, conferenza Spalletti

Pre Napoli Barcellona Spalletti in conferenza stampa. L'allenatore della SSC Napoli è intervenuto in diretta prima della gara di ritorno, la conferenza inizierà alle ore 14:30 al Konami Center. Con il tecnico azzurro, vi sarà anche Giovanni Di Lorenzo

14.25 - Tutto pronto in sala stampa, attesi SpallettiDi Lorenzo per l'inizio della conferenza.

14.39 - Inizia la conferenza stampa di SpallettiDi Lorenzo. Come di consueto, prima le domande al terzino del Napoli"Quanto siamo carichi? Sicuramente siamo carichi, sappiamo che affrontiamo una partita importante. Finalmente ritroviamo anche il nostro pubblico bello numeroso, siamo pronti e non vediamo l'ora di scendere in campo".

"Infortunio? Difesa a 3 o a 4? Per quanto riguarda la botta presa, sto bene e sicuramente è stato un colpo importante. Ma sono a disposizione e pronto per scendere in campo. Per la difesa, siamo pronti a giocare sia a 3 che a 4. Insomma, vediamo e per me non fa nessuna differenza.

Gara complessa? Sappiamo che sono forti con giocatori importanti, per la loro fase offensiva hanno giocatori bravi nell'uno contro uno. Dobbiamo prepararci a questo duello, ormai il calcio sta andando verso questa direzione. Bisogna accettarlo ed essere pronti per limitare le loro qualità e mettere in campo le nostre. In attacco dobbiamo fare una partita per vincere, anche noi da dietro dobbiamo essere più propositivi e offensivi.

Calci di rigore? Non soltanto adesso, ci alleniamo quasi sempre a fine allenamento sui rigori. Siamo pronti, naturalmente vogliamo vincerla prima la partita! E non arrivarci. Ma se ci dovessimo arrivare, sicuramente vorrei batterlo.

Come ci arriva il Napoli? Piccola flessione? Sarà una partita difficile, l'abbiamo visto all'andata: hanno forza e qualità, un possesso che costringe ad abbassarti, dovremo essere più coraggiosi e aggressivi per limitarli. Quando avremo la palla noi, cercare di mettere in campo le nostre armi. Siamo pronti per affrontarli.

Osimhen? Sicuramente non dev'essere Osimhen a fare i cross, dobbiamo cercare di accompagnarlo di più come squadra: è vero che all'andata abbiamo sofferto il loro palleggio, dobbiamo essere più propositivi. Bisogna vincere e vogliamo passare il turno, sicuramente dobbiamo accompagnarlo di più e portargli più palloni giocabili.

Esperienza della gara d'andata? Sicuramente li conosciamo di più, ma già sapevamo la loro forza e la loro qualità. Come ho detto, dobbiamo rischiare di più la giocata ed essere propositivi per uscire da dietro, loro sono forti con la palla ma anche quando devono recuperarla. Dobbiamo essere bravi ad uscire da dietro e giocare la palla per portarla ai nostri attaccanti.

Infortuni? Penso che la partita non la prepariamo solo con gli 11 ma con tutta la squadra, tutti sanno cosa fare. Tutti sono a disposizione e quindi siamo pronti per affrontare queste difficoltà". Finisce la conferenza stampa di Giovanni Di Lorenzo.

14.52 - Parola a mister Spalletti"Coraggio e aggressività? Può darsi sia questa la chiave, in generale chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso. Bisogna prendere decisioni, andar dentro così. Se no si diventa dei passeggeri. Loro sono una squadra che vuole comandare la partita, sin da subito dobbiamo far vedere le nostre intenzioni se non vogliamo esser costretti ad abbassarci.

Condizioni Lozano? Hirving va valutato giorno dopo giorno, ha bisogno di sentirsi la spalla solida. Stiamo lavorando, sta facendo una preparazione particolare. Poi la condizione fisica, non sappiamo prevedere i tempi. Prima di mandarlo in campo servono accertamenti clinici. Ospina-Meret? Lei lo vorrebbe titolare David? Lei non ha visto le partite, è sempre stato titolare! Se le guarda, si accorge che è titolare. Oppure per lei essere titolare vuol dire farlo giocare titolare anche a casa e in allenamento (ride, ndr). Se no ha sempre giocato titolare. Quando non ha giocato, era per infortunio. Competizioni europee le ha giocate Meret, è una scelta: nessuna confusione o difficoltà. Lui ha esperienza e qualità, deve far vedere il suo valore quando è chiamato a giocare, come Meret, uguale. Sfida al Barcellona? La vedo molto difficile, proviamo ad essere soldati in un videogioco mandati da qualche parte. C'è da fare una battaglia per conquistare una postazione: o vai lì e spari per fare spazio e inserirti, o ti sparano gli altri e sei fuori!

Quanto dovrà essere diverso rispetto al Napoli di Cagliari? In generale, non dobbiamo farci caratterizzare da cose che avvengono qualche volta, ma dobbiamo fare leva sulle nostre numerose qualità che ci hanno portato ad essere in questa posizione di classifica e a giocare col Barcellona. Sicuramente vorremmo essere un po' diversi da Cagliari, dove non siamo stati bravi a prenderla per mano questa partita. A portarla su un binario di leggerezza talentuosa. Perché non siamo giocatori da duello fisico e contrasti aerei, siamo giocatori da palla per terra. Dovevamo portarla sulle nostre qualità, possiamo riuscirci. Anche se l'avversario si chiama Barcellona, una delle più forti al mondo: prima aveva Messi, ora gli manca Leo ma è ugualmente la squadra forte di quel periodo. Con calciatori buoni in ogni reparto. Obiettivo tra campionato ed Europa League? Gli obiettivi nostri sono quelli di avere una squadra che voglia rimanere impressa nelle menti dei nostri sportivi, per atteggiamento. Che si senta in campo come l'espressione della sua gente. Sulle rotazioni, cosa potevo fare a Cagliari? Nessuna, domani uguale: quale rotazione si fa a centrocampo? Si può vedere davanti, ma serve equilibrio essendo contro il Barcellona. Bisogna tenere presenti le sostituzioni, se un calciatore viene da un infortunio con 3-4 partite fuori, diventa pericoloso farlo partire titolare subito successivamente al rientro. Diventa rischioso, soprattutto se è un problema muscolare.

Chi è la favorita domani? Non c'è favorita, questa partita è una di quelle che porterà all'eliminazione di una delle più forti dell'Europa League. Tutte e due le squadre mireranno a non andare ai supplementari, nelle intenzioni sarà una bella partita. Lezione di Cagliari? E' quella che... Sono le cose che metteremo in campo e che faremo vedere domani, quanto per noi è importante questa vittoria: è il modo in cui ci comporteremo dentro la partita che farà vedere quanto sarà importante. Sicuramente Cagliari ha fatto veder che c'era più fame di salvezza che fame di lotta scudetto.

Decima partita in 51 giorni più le nazionali, che rischio c'è psicologico? Va contemplato, perché è la testa soprattutto che fa i muscoli forti, i nervi forti. E questo fatto di poter valutare come si è tentato di fare la trasferta di Cagliari di lunedì. Per avere tempo più diluito. Un tentativo di recupero. Poi lo stare fermo un'ora e mezzo in aereo prima di ripartire da Cagliari. Son talmente ravvicinate che conta tutto. Il calcio ormai è questo qui, non dobbiamo avere timore di quelle che sono le partite così ravvicinate. E' così ormai. Con qualche calciatore in più diventa più facile ruotare, ora tante rotazioni non le possiamo fare. Perché questo è il gruppo a disposizione. E sta tutto nella forza di volontà dei calciatori di procurarsi questa postura, anche sistemandosela prima di andare in contro ad un evento, perché non c'è tempo per recuperare. Al di là dell'essere attrezzati come società, perché poi in una partita si può buttare via molto, bisogna reagire ed essere reattivi. Bisogna essere teste solide, forti e pensanti.

Insigne? Una nota buona è anche aver recuperato Politano, che non ha avuto complicazioni al ginocchio Osimhen. Che Fabian Ruiz non si sia complicato l'indurimento muscolare. Ne usciamo sicuramente rafforzati in generale da quel che è stata la trasferta di Cagliari. Anche lì qualcosa è successo, perché Di Lorenzo c'è ma qualcosa in queste partite succede. Anche a noi, col problema di Malcuit: per minimo 2-3 settimane non ci sarà. Però noi siamo a posto, si ha la possibilità di mettere in campo una squadra forte e di avere delle sostituzioni che possono dare un aiuto. Lorenzo partirà dall'inizio e ha quel livello di personalità, di qualità calcistica per direzionare il risultato di una gara così equilibrata e così importante.

Maradona? Ho letto molte cose di Maradonal l'ho visto spesso poi quando è stato chiamato in causa: non rimaneva mai con un piede di qua e uno di là, prendeva sempre posizione. Son convinto che domani sera visto anche il livello di qualità che ha il club catalano proverà a stare buono, ma verrà dalla nostra parte. E noi non avremo dentro la partita uno di questo livello per rompere gli schemi. Ma tutti insieme possiamo diventarlo una squadra degna di Maradona. E sarà lì pronto ad applaudire le bellissime giocate, perché lui era abituato a fare quel calcio lì. Le vorrà rivedere ed apprezzare.

Furore positivo di Osimhen? Anche nella capata data al pallone, ha dimostrato di essere in sintonia con il modo di incazzarsi animale, che bisogna avere in determinate situazioni. Ce l'aveva Maradona, ce l'ha Osimhen. Si vede che ha ferocia quando ti viene addosso, quando fa quelle battute nell'andare ad attaccare gli avversari. Sono caratteristiche, come gli strappi che si diceva prima che bisogna supportare. Non è facile, se i centrocampisti partono 10 metri sotto e lui fa 50 metri, te ne prende 15 sugli altri. Bisognerebbe ci faccia arrivare là giù in fondo! Gli altri non vanno alla sua velocità, bisogna esser bravi a mantenere la squadra compatta e corta. In delle qualità, sono qualità super: extra qualità! Non è facile ritrovare in tutti.

Campionato ottimo, la piazza e l'umore sprofondati dopo Cagliari: come mai? L'Atalanta ha una partita in meno, può avvicinarsi. Però poi noi dobbiamo dare la priorità al fatto che questa squadra resti memorabile per il pensiero dei nostri tifosi. Noi vogliamo costruire come la città vuole costruire un gruppo serio, che si senta in campo espressione dell'affetto della sua gente. Per cui si va a tentare di vincere le partite e non accontentarsi della posizione attuale in classifica. Non è quella corretta, è quella che andremo a guadagnare la volta successiva. Sempre. Ci dev'essere quest'ambizione di andare a pigiare quelli davanti, perché noi si vuole il posto. E quindi poi si capisce se i tifosi hanno delle ambizioni ancora più forti delle nostre. Però l'atteggiamento dev'essere quello che niente è impossibile per noi. Allora si va a tentare di guadagnare quel che è a parere di qualcuno l'impossibile.

Ghoulam? Io non ho meriti di nessun genere, cerco di allenarli in maniera corretta. Quello che vanno acchiappare, il merito è sempre loro. In questo caso qui, verrebbe da dire anche demeriti ma non si tratta di Faouzi perché lui l'ho limitato io facendo scelte differenti. E invece lui fa vedere di essere un professionista che andrebbe a guadagnarsi più attenzione con il comportamento che ha. Essendo ancora un momento finale nelle partite, spero di prenda quello spazio che merita per giocare.

Traore o Dembele? Non lo so, va chiesto a Xavi. Io devo essere pronto a giocare contro chiunque, perché ci metterei anche Ferran Torres! Sono bravi uguali. Non si riesce bene a capire con calciatori di quel livello lì quale può essere l'espressione migliore nella partita. Dobbiamo più fare leva sulle nostre di qualità, dobbiamo affrontarli convinti di avere una forza che possa determinare un destino importante, che andare a pensare speriamo propongano poco! A quel modo lì non ci penso.

Dream match l'andata, questa come la definisco? Stiamo ancora dormendo! Si deve completare, perché poi non c'è da fare alchimie strane. C'è solo da prendere decisioni, giocare dal basso. Come diceva Di Lorenzo, anche se ti vengono addosso. La nostra strada è quella lì. Bisogna sapere attaccare la linea difensiva, giocano corti in Liga. Sono sicuramente dentro il calcio che lì vuol portare Xavi. Per me sono il Barcellona loro, senza Messi. Che gli dava qualcosa in più, ma sono sulla strada per tornare quella squadra lì. Vogliamo vincere prima del 90', ci vuole una squadra seria. Che deve far vedere dove vuole andare".

15.33 - Termina la conferenza stampa di Spalletti.

Intanto stamattina c'è stato l'allenamento degli azzurri, con Lorenzo InsignePolitano regolarmente in campo con i compagni. Stesso discorso vale per Giovanni Di Lorenzo che si è allenato in gruppo.

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