Da Cavani a Higuain: stesse preghiere e vaccini scaccia infortuni. Trenta milioni spesi e nove calciatori cambiati, il miglior 'vice' è quello che non t'aspetti

21.04.2014
11:00
Bruno Galvan

Da Cavani ad Higuain sembra essere cambiato davvero molto poco, sia in termini di numeri che di vuoto incolmabile alle loro spalle. Il Napoli dalla stagione 2010-2011 fino a quella in corso, sembra essersi ‘specializzato’ nel non avere a disposizione un attaccante di scorta in grado di far rifiatare quello titolare. Il Pipita così come il Matador negli anni scorsi, si trova costretto a giocare sempre (anche quando non è in condizioni ottimali) perché alle sue spalle non c’è di fatto chi può dare garanzie adeguate.

SOLITO PROBLEMA – Nella prima stagione di Cavani a Napoli, Mazzarri ebbe a disposizione come rincalzi dell’uruguaiano i vari Dumitru, Lucarelli e Mascara che misero insieme a malapena tre reti, peraltro tutte segnate dall’attaccante etneo. La stagione successiva Lucarelli fu affiancato da Pandev e Vargas (pagato 12mln). Il risultato migliorò leggermente con due reti per il cileno e ben sei del macedone. L’anno scorso alle spalle di Cavani arrivò Calaiò (costo 2.5mln) che non ebbe mai modo di scagliare la consueta freccia sotto le Curve ed ancora Pandev (riscattato dall’Inter per 8mln) che ha confermò di nuovo i 6 gol.

ANNATA IN CORSO – Quest’anno dietro a Gonzalo Higuain si sono alternati Pandev e Duvàn (pagato 7mln). Il macedone ha già raggiunto il suo massimo score personale di sei reti e può migliorarlo avendo a disposizione 5 gare compresa la Coppa Italia. Il colombiano ha totalizzato due gol dimostrando di avere qualche qualità, ma di essere acerbo per il Napoli nell’immediato. Numeri alla mano sembra proprio che il meno attaccante di tutti abbia fatto meglio e ci riferiamo a Pandev. Il macedone, seppur nel suo rendimento discontinuo, è l’unico ad aver garantito un certo numero di gol ma una squadra come il Napoli non può e non deve fare di necessità virtù quando manca Higuain.  Tutte le squadre di primo livello di A hanno punte di scorta di spessore: l’Inter ha Milito, il Milan ha Pazzini, la Fiorentina ha Matri, la Roma ha Totti, per non parlare della Juve che ha sei attaccanti che potrebbero giocare titolari ovunque. “Al Napoli manca sempre un centesimo per fare un euro”, Maradona disse così tanto tempo fa sul mercato del Napoli. Stavolta gli euro in cassa ci sono, perché non mettere fine a questa mancanza cronica da 4 anni?

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