Hamsik-Dalian, Gazzetta: "Un leader forse troppo calmo, Ancelotti l’ha sfrattato dal trono di insostituibile. ADL chiagni e contali quei 20 milioni"

21.02.2019
08:30
Redazione

Marek Hamsik e la scelta milionaria di andare a giocare in Cina nel Dalian. Roberto Beccantini scrive sulla Gazzetta dello Sport in merito a questa scelta dell'ex capitano del Napoli: "Ancelotti l’ha sfrattato dal trono di insostituibile su cui l’aveva collocato Sarri, e poi la cabina di regia qualcosa gli toglieva, un po’ d’area e un po’ d’aria. Tutto ciò ha probabilmente orientato una scelta così ricca, così estrema: il Dalian, i suoi laboriosi milioni (27 in tre stagioni), i suoi misteri. Attenzione, però: è una vacanza, non una diserzione; un cambiamento, non un tradimento. Tornerà. Limiti? Non ha mai considerato il calcio una guerra, ammesso (appunto) che fosse e sia un limite, e per questo l’ha sempre giocato senza rincorrere le metafore belliche che agitano le edicole ed eccitano i tifosi. Un leader calmo, come suggerisce Mimmo Carratelli. Persin troppo, a volte. La parabola di Hamsik rammenta il curriculum di Giancarlo Antognoni, fedele nei secoli a un’idea di squadra più che alle seduzioni di classifica che certi traslochi gli avrebbero garantito. Le fughe di Edinson Cavani e Gonzalo Higuain furono traumatiche. L’addio di Marek, per quattro campionati in doppia cifra, riassume la fine di un ciclo. I napoletani rinfacciano ad Aurelio De Laurentiis di non averlo adeguatamente sostituito. Il presidente, che l’aveva pagato 5,5 milioni al Brescia, ne ricaverà una ventina dai cinesi. «Chiagni» e contali"

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