Insigne, l'inspiegabile paragone di Gazzetta: "I puffi non vivono a Gomorra"

23.06.2016
09:20
Redazione

Sta facendo discutere e non poco il commento che la Gazzetta dello Sport ha riservato quest'oggi a Lorenzo Insigne, autore di una prestazione convincente ieri contro l'Irlanda dove ha colpito anche un palo dopo pochi minuti che è entrato in campo. La battuta che non è piaciuta è la seguente: "I puffi non abitano a Gomorra. Per questo l’unico azzurro di Lorenzo Insigne è il cielo che bagna Napoli. E così, in tempi di «fiction» di successo, di male apparentemente irredimibile, l’attaccante diviene all’improvviso il contraltare immaginario della famiglia Savastano, la storia da raccontare perché può prevedere il lieto fine".

Le domande sono: perchè parametrare le prestazioni di Insigne a Gomorra? Perchè fare questa inutile forzatura? E' il parametro di giudizio usato da Gazzetta che è sbagliato in questo caso perchè non si riesce a capire davvero come si possa prendere la serie tv come spunto per giudicare la prestazione di Insigne. Perchè ancora una volta dare spazio a questi stereotipi che non hanno nulla a che vedere con la gente di Napoli? Perchè allora, ad esempio, non si usa Mafia Capitale per parametrare le prestazioni di Florenzi o De Rossi?

Ma c'è dell'altro. Il giornale, oltre al paragone con Gomorra, scrive: "I puffi non vivono a Gomorra". Se per puffo s'intende la statura fisica di Lorenzo, bisogna dire che Gazzetta non è la prima volta che scrive ciò di un calciatore. Basta vedere il commento su Giaccherini dopo la gara contro il Belgio quando fu definito "nano da giardino". Ci auguriamo la prossima volta che Insigne sia ancora più protagonista con l'Italia, ma senza accostamenti forzati e paragoni inspiegabili. Capito Gazzetta?

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