ESCLUSIVA - Romano, il padre: "Orgogliosi della stima di Benitez! Il nuovo Gerrard? Preferisco stare coi piedi per terra. Tante difficoltà per i giovani napoletani. Ciano il suo 'mentore'"

22.07.2014
13:39
Fabio Cannavo

di Fabio Cannavo

Benitez lo segue attentamente già da un anno, da quando a Cesena, l’anno scorso in amichevole, lo schierò titolare e rubò la scena anche ai compagni più ‘grandi’. Ci mise poco a fare il paragone. Azzardato? Non ci sembra. Stamattina anche Lorenzo Insigne l’ha definito il futuro Steven Gerrard. Antonio Romano, classe 1996, è uno dei giovani che il tecnico spagnolo ha portato con sé al ritiro di Dimaro. Anche ieri, in amichevole, contro la Feralpi Salò, ha disputato una gara d’intensità senza tralasciare le indicazioni che il suo allenatore continua a dargli. Nativo Caravita, una sezione di Cercola, la redazione di Calcionapoli24 ha intervistato in esclusiva il padre, Vincenzo, per farsi raccontare le emozioni del figlio durante quest’esperienza a Dimaro con la prima squadra.

Cosa prova un genitore quando il proprio figlio viene chiamato da un certo Sig. Rafa Benitez per partecipare al ritiro con la prima squadra del Napoli? “E’ un’emozione grandissima. Ci troviamo qui con la prima squadra e siamo lusingati di quest’occasione che è stata data ad Antonio da mister Benitez”.

Immaginiamo che lo stesso Antonio non stia nella pelle….”Sì, ma è molto sereno. E’ soddisfatto di come sta lavorando”.

Aspettative per il futuro? “Si impegna al massimo, va avanti per la sua strada, fa molti sacrifici. Adesso è presto per fare previsioni”.

Esperienza in prima squadra? “Sarebbe una soddisfazione enorme se Benitez lo tenesse con sé durante la prossima stagione. Stare al servizio di un tecnico come Benitez è il massimo per noi. Uno come lui sa come invogliare i ragazzi e dargli consigli per maturare. In fondo è ancora un ragazzino”.

Rapporto con Saurini? “Lui ha fatto le sue scelte, ma Antonio si è sempre messo a disposizione”.

Il nuovo Gerrard? Lo dicono sia Benitez che Insigne…”Fare certi accostamenti a calciatori di un certo calibro fa piacere, ma preferisco stare coi piedi per terra”.

Percorrerà le orme di Lorenzo Insigne? “Io spero proprio di sì, speriamo anche come famiglia di non deludere nessuno. Per il momento bisogna lavorare molto”.

Quali sono le difficoltà che può trovare un giovane ragazzo napoletano che ha il sogno di fare il calciatore? “Innanzitutto non è stato facile emergere in un contesto difficile come quello di Cercola e di Napoli. Noi genitori abbiamo il dovere di badare anche al sociale, ma siamo orgogliosissimi di essere cercolesi”.

Con chi ha legato dei compagni più grandi? “Mi dice che Camillo Ciano è un ragazzo molto serio, molto umile e l’ha preso sotto la sua ala ‘protettrice’”.

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Fonte : dai nostri inviati: Cannavo, Passante, Viola, Russo e Sarpa
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